Riteniamo doveroso chiedere alla stampa e a tutti i mezzi di informazione maggiore accortezza e sensibilità nell’evitare di attribuire con fin troppa disinvoltura e senza alcuna necessaria e opportuna verifica lo status giuridico di Testimone di Giustizia a chicchessia.
Restituire dignità ai Testimoni di Giustizia significa anche fare una seria e trasparente attività di informazione così come ha precisato il Segretario Generale della FNSI, Franco Siddi, in occasione del convegno organizzato dalla Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia del 20 dicembre 2013 avuto luogo presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
In definitiva coloro che erroneamente sono indicati o, nella peggiore della ipotesi, falsamente si attribuiscono la veste di Testimone di Giustizia raccontano il falso, diffondono notizie del tutto destituite di fondamento, non corrispondenti alla realtà dei fatti e in tale misura persino lesive della dignità e della onorabilità di coloro che, con un forte gesto di coraggio civile, hanno offerto il loro contribuito spontaneo alla magistratura italiana nella lotta contro la criminalità di stampo mafioso.
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