Dieta mediterranea da integrare col digiuno intermittente come nuova frontiera del benessere
Partecipato, al Main Palace Hotel, nel rispetto della normativa anticovid , il convegno su: “ il Cibo: una emozione fra anima e corpo” promosso dall’associazione A.D.A.M.O.
L’evento ha avuto il patrocinio del Comune di Roccalumera, dell’Accademia peloritana dei Pericolanti, dell’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri di Messina, dell’associazione Medici endocrinologi, di cittadinanzAttiva Sicilia, dell’Avis Alì Terme.
Dopo i saluti del sindaco di Pagliara avv. Sebastiano Antonio Gugliotta e del prof. Cosimo Inferrera dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, ha preso la parola il dott. Fabrizio Sottile tesoriere dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Messina che ha affermato come oggi parlare di alimentazione sia particolarmente importante.
Ad intervenire in rappresentanza del dott. Antonio Burgio referente regionale associazione medici endocrinologi , il dott. Vincenzo De Geronimo che ha messo in evidenza il collegamento del programma del convegno con tutta una serie di iniziative che riguardano la gestione e l’integrazione della patologia endocrino- metabolica.
E di dieta mediterranea ha parlato in modo completo il dott. Vincenzo De Geronimo responsabile del Servizio endocrinologia Morgagni CCD di Catania che ha affermato come essa rimane oggi un riferimento fondamentale per la prescrizione di stili di vita sani in tutti gli ambiti della prevenzione e del trattamento delle cronicità stante i suoi effetti benefici sulla salute metabolica, cardiovascolare, oncologica e dell’osso.
Interesse ha suscitato la lettura magistrale del prof. Dario Giuffrida direttore dell’oncologia medica dell’istituto oncologico del mediterraneo di Viagrande che ha affermato come l’alimentazione rientra nell’ambito della prevenzione primaria e terziaria dei tumori. Infatti una corretta alimentazione e una riduzione dell’obesità comporta una riduzione dell’incidenza dei tumori e può essere supporto alle terapie oncologiche migliorandone i risultati di efficacia. Una corretta alimentazione, come prevenzione primaria, può comportare una riduzione dell’incidenza dei tumori fra il 20 e il 50 % (utero, prostata, colon, stomaco, fegato, mammella). L’obesità ha aggiunto, aumenta il rischio di tumori del 40%. Alla base di questo c’è un meccanismo di stimolazione della crescita e della proliferazione cellulare legata agli ormoni sessuali (estrogeni e testosterone), insulina, ormone della crescita e IGF1.
Nella sessione pomeridiana moderata dal neurologo dott. Giuseppe Mento e dal dott. Stella è intervenuta la dott.ssa Agata Patrizia Quartarone dirigente medico dell’ Azienda Papardo al servizio di gastroenterologia ed endoscopia digestiva che ha sostenuto come l’intestino sia un potente complesso neuro-immuno-endocrino che, oltre alle normali funzioni digestive, svolge numerosi ruoli di fondamentale importanza per la salute dell’uomo. E’ sede del Sistema Nervoso Enterico, una complessa rete di neuroni che gli conferiscono i poteri di un cervello funzionante autonomamente ma sempre in sincronia col Sistema Nervoso Centrale. All’interno ospita un Cervello Microbiologico formato da una popolazione microscopica che condiziona metabolismo, immunità, genetica e salute dell’ospite, contribuendo in maniera attiva a tutti i processi intestinali. La vita moderna ci ha colto impreparati ai bruschi cambiamenti ambientali e la barriera intestinale spesso perde questa capacità di barriera diventando permeabile a tutto ciò che ingeriamo. La disbiosi intestinale ha aggiunto, rappresenta un fattore ulteriore di rischio per attivare un’infiammazione locale che, persistendo, può diventare cronica e generalizzata di tutto l’organismo, colpendo altri organi e apparati. La comunicazione bidirezionale tra intestino e cervello comporta reciproci condizionamenti, con scambi di messaggi anche malsani , alla base di polipatologie. Dieta e stile di vita sono a questo punto cardini fondamentali per la salute dei tre cervelli collegati.
Peculiare attenzione è stata rivolta all’intervento del dott. Damiano Gullo dell’endocrinologia dell’ospedale Garibaldi -Nesina di Catania che ha spiegato come il corpo umano per funzionare ha bisogno di energia, la quale viene ricavata dagli alimenti di cui ci nutriamo durante il giorno. Normalmente, i carboidrati sono la principale fonte di energia. Nella dieta chetogenica, i lipidi prendono il sopravvento sul glucosio come combustibile in quasi tutti gli organi, eccetto il cervello. In caso di importante restrizione dei carboidrati, come nella dieta chetogenica, il cervello deve quindi ricorrere a una fonte alternativa di energia chiamata “corpi chetonici”. Si tratta di una dieta a contenuto calorico molto basso (<800 kcal) il cui programma viene strutturato in varie fasi che prevedono, infine, la graduale reintroduzione di tutti gli alimenti. Queste diete necessitano di una adeguata supervisione del medico e del nutrizionista. Il termine “dieta chetogenica” ha precisato, si riferisce ai corpi chetonici, che vengono, pertanto, prodotti quando il corpo è privato dei carboidrati e non li utilizza più come principale fonte di energia. Secondo gli studi, il contenuto di carboidrati può variare tra 20 e 50 g al giorno.
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