Dopo il caso dei ricoverati al Neurolesi, adesso le preoccupazioni sono tutte per la casa di cura Cristo Re.
Nei giorni scorsi è risultato positivo un uomo, poi trasferito al Policlinico. Ieri mattina sono stati effettuati i tamponi su sette pazienti venuti a contatto con il contagiato. Uno di loro è deceduto nel pomeriggio, ma l’esito del tampone ancora non si conosce.
Intanto a Patti il sindaco mette in riga i fatti e l’accavallarsi delle voci sulla vicenda della donna di 87 anni, di Montagnareale, risultata positiva al coronavirus.
L’anziana, che è residente in una delle frazioni del centro collinare di Montagnareale, aveva accusato malori ed era stata sottoposta al primo tampone; poi è stata condotta all’ospedale “Barone Romeo” di Patti e quindi trasferita al “Covid Hospital” di Barcellona.
Qui, a Patti,si è molto discusso su alcune procedure – giuste o errate – adottate durante il suo ricovero. Racconti, tragitti, modalità che nel passa-parola sarebbero diventate delle vere e proprie “leggende metropolitane”.
Le perplessità si erano incentrate non tanto sul quanto adottato in materia di trasferimento o sugli accertamenti effettuati ma per quello che viene definito “l’inopportuno” incedere e sosta dal pronto soccorso per i corridoi interni del nosocomio, della donna prima del suo trasferimento in altro ospedale
Un comportamento che se accertato avrebbe messo a rischio il personale sanitario, ma anche agenti di pubblica sicurezza di servizio e visitatori\ammalati presenti nell’area.
Il sindaco di Patti, Mauro Aquino ha voluto tranquillizzare l’utenza, facendo chiarezza su tutto.
Aquino, evidenziando che il personale sanitario – e non – che è entrato in contatto con la paziente sarà sottoposto a controllo ed al momento per precauzione è in stato di isolamento. IL sindaco ha detto che al momento non ci sono “emergenze” di sorta.
Parole tranquillizzanti anche sulle procedure adottate e in merito ai controlli che saranno effettuati sui parenti della signora attualmente ricoverata e su chi è entrato in contatto anche con la salma della sorella di questa deceduta qualche giorno fa.
il video
L’appello degli operatori del 118. Non siate “bugiardi” con noi.…Cari concittadini il 118 con tutto il “mondo sanitario” è più di ieri al vostro fianco per sconfiggere questo nemico, il covid 19…vi aiutiamo, vi e ci difendiamo dal virus però non possiamo proteggerci dalle menzogne di chi, invece di collaborare come cittadino per bene, per paura di confinamento o altre misure, nasconde, omette sintomi o fatti determinanti.
Questo è pericolosissimo in quanto gli operatori, come è noto a tutti, non hanno un numero adeguato di protezioni, quindi facendoci entrare nelle vostre case disarmati ci colpite mettendoci fuorigioco e se andiamo in quarantena e ci ammaliamo non troverete più nessuno a correre in vostro aiuto…a voi la scelta..!