Cultura

IL SORRISO DEGLI DEI – Al sito paleontologico di Acquedolci va in scena Crisótemi

Domenica 24 Agosto un’altra imperdibile tappa della rassegna “Il Sorriso degli Dei”

Torna protagonista il sito paleontologico e preistorico di Acquedolci, scelto dal Parco Archeologico di Tindari come cornice d’eccezione per uno degli appuntamenti più intensi della rassegna “Il Sorriso degli Dei”. Domenica 24 agosto, alle ore 19,30, andrà infatti in scena “Crisótemi – Hikikomori ad Argo”, testo di Francesco Randazzo, con l’interpretazione e la regia di Alessandra Fazzino. Lo spettacolo è una produzione Nutrimenti Terrestri.

Una voce dimenticata dal mito

Crisòtemi è la figlia “silenziosa” di Agamennone e Clitennestra, sorella di Elettra, Ifigenia e Oreste. Una figura marginale nella saga degli Atridi, menzionata appena, quasi cancellata perché colpevole solo di aver rifiutato la violenza e la sanguinosa faida familiare. Randazzo la immagina rinchiusa in una stanza dalle pareti di cristallo, in dialogo costante con i suoi fantasmi interiori. Fragile e dimenticata, Crisòtemi si racconta al pubblico rivelando la sua solitudine, ma anche una tenace speranza di cambiamento.

Dalla solitudine contemporanea alla scena

L’idea nasce in un periodo segnato dalla pandemia e dallo scoppio della guerra in Ucraina, momenti di precarietà, isolamento e smarrimento collettivo. Crisótemi diventa così specchio della nostra epoca: un mondo di solitudini parallele, in cui molti si rifugiano dietro muri invisibili, come in una bolla di vetro, per non disturbare un silenzio fragile. Attraverso il suo monologo interiore, la protagonista incarna la condizione degli “hikikomori dell’anima”, gli eremiti urbani di oggi, che si isolano ma al tempo stesso custodiscono un seme di nuova umanità.

Teatro, parola e corpo

La drammaturgia alterna flusso di coscienza, teatro fisico e narrazione, affidando all’attrice la responsabilità di dar voce a personaggi e memorie che si intrecciano. Suoni, luci e immagini guidano lo spettatore in un viaggio emotivo e poetico, tra passato e presente, dolore e desiderio di rinascita. Alla fine emerge una convinzione forte: saranno proprio i più deboli, gli invisibili, a indicare una strada di speranza.

Il team creativo

Accanto ad Alessandra Fazzino, che cura anche scrittura fisica e regia, collaborano Tatu La Vecchia (assistente alla regia), Bianca Desini (scene e costumi), Daniele Martorana (elaborazioni musicali), Vittorio Di Matteo (light designer), Giuseppe Galante (video), con le foto di Marta Puglisi e l’ufficio stampa di Marta Cutugno. Le voci registrate sono quelle di Alessandra Fazzino e Francesco Randazzo. Lo spettacolo è prodotto da Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri con il sostegno di Spazio Franco Palermo.

Redazione Scomunicando.it

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