Cultura

IL TEATRO COME EMOZIONI – Belli i lavori di Stefano Molica e dei suoi ragazzi che chiudono il “TindariFestival”

Stefano Molica riesce a far, ancora una volta, un Miracolo e come ogni anno regalara esperienze uniche di infinita bellezza al pubblico ma sopratutto ai giovani in scena, quelli della sua scuola. Lezione per tutti: il teatro a Tindari è una risorsa unica. Un lusso da non sprecare.

Il commento del regista: “E’ passato qualche giorno. Ma l’emozione è ancora forte. Due spettacoli . Novecento e Piantando chiodi sul pavimento con la fronte. Ringrazio il numerosissimo pubblico, (ancora una volta, anche a settembre, giovedì), che ci segue ormai da anni. I custodi del Teatro Antico di Tindari, affettuosi e attenti. Il Direttore del parco Archeologico. Il Sindaco e il Direttore Artistico che ci hanno consentito di essere lì. Ma sopratutto i nostri allievi. Appassionati, affaticati, caparbi , allegri e pazienti. La Macchina dei Sogni siete voi. Grazie. A prestissimo.”

In scena sono andati, in un unico pomeriggio “Novecento” (16,30) e “Piantando chiodi sul pavimento con la fronte” (19,00), due saggi diretti dal regista pattese Stefano Molica. Inseriti nella sezione “for Kids and Youth” del 63esimo Tindari Festival, entrambi gli spettacoli hanno rappresnetato la conclusione del percorso intrapreso dagli allievi de “La Macchina dei Sogni”, più precisamente del corso Ragazzi Avanzato e del Corso Adulti.

“Novecento” e “Piantando chiodi sul pavimento con la fronte” hanno presentato al pubblico due mondi completamente diversi tra loro: la semplicità, l’eleganze e la forza dei sogni da una parte; la complessità, la follia e il sovvertimento delle regole dall’altra.

«È stato un anno intenso, pieno di sorprese e di difficoltà – aveva detto il regista Stefano Molica – ma la forza dei ragazzi e il sostegno delle loro famiglie ci permettono, ancora una volta, di andare in scena. Il lavoro di squadra, come sempre, è quello che ci spinge ad andare avanti. Ringraziamo il sindaco Mauro Aquino e il direttore artistico del Tindari Festival, Anna Ricciardi, che ci hanno ospitato nel cartellone ufficiale della prestigiosa kermesse e speriamo che l’anno prossimo il teatro greco possa essere disponibile molto prima rispetto a quanto avvenuto negli ultimi due anni».

L’associazione Nuovi Teatri, attiva dal 2004, ormai da diversi anni regala ai suoi allievi più esperti la possibilità di esibirsi a Tindari, in uno dei teatri più belli della Sicilia. La rassegna dei saggi finali è stata inaugurata il 29 maggio al teatro comunale Beniamino Joppolo con gli allievi più piccoli, che hanno portato in scena “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde e “150 la gallina canta” di Achille Campanile. Il 5 giugno gli allievi del Corso Ragazzi hanno invece debuttato con “Il borghese gentiluomo di Moliere e Ortensia ha detto: «Me ne frego!»” di Georges Feydeau, mentre il 25 giugno è toccato agli allievi di Capo d’Orlando.

Redazione Scomunicando.it

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