Il tempio di Somnath, nel Gujarat (India)
I fedeli ritengono che il tempio sia la testimonianza della creazione dell’universo. Presumibilmente costruito in origine dal dio indù della luna, Somraj, il tempio è stato distutto ripetutamente e ricostruito altrettante volte anche da celebrità quali Krishna stesso. L’edificio che si ammira oggi, affacciato sulla costa oceanica, è in realtà recentissimo (1950) e forse anche per questo non è proprio ciò che ci si potrebbe aspettare da un tempio che dovrebbe essere, secondo le credenze, più antico del tempo stesso. Ma il fervore religioso e popolare è tamente forte da immergere il luogo in un intenso alone di misticismo spirituale.
Il Monte Kenya
Ci sono tantissime ragioni per sentirsi intimoriti dalla seconda montagna più alta dell’Africa. La sua vetta più alta, Batian (5.199 m), è una sfida scoraggiante anche per alpinisti tecnicamente esperti, mentre tutti coloro che giungono fino al Punto Lenana (4.985 m), arrivano irrimediabilmente col fiato corto, la testa martellante e i brividi per le temperature sottozero. Senza dimenticare che di fatto si sconfina in casa di una divinità suprema. La tribù più popolosa del Kenya, i Kikuyu, crede infatti che in cima alla montagna risieda Ngai, il cui soprannome deriva dalla lingua inglese Kere Nyaga che significa Montagna di luce.
Il Monte Kailash, in Tibet
Il Kailash (6.714 m) è quattro volte sacro. I tibetani di fede Bon lo chiamano “gigante di cristallo” sul quale Thonpa Shenrab, il fondatore della religione Bön, discese sulla Terra dal cielo. Qui il monte ha due nomi: Tise “Gioiello di neve glaciale” e Kang Rimpoche, titolo riservato ai lama di massimo rango, ossia ai sommi sacerdoti buddisti. Per gli indù è la casa di Shiva, il distruttore, che vi risiede insieme alla consorte Parvati. I jainisti lo adorano come Monte Ashtapada, il luogo dove il grande saggio e fondatore della religione Rishabanatha ricevette l’illuminazione raggiungendo il nirvana. Per i buddisti infine è la dimora della divinità tantrica Chakrasamvara e della sua consorte Vajravarahila, ma è anche la casa di Demchok. Detto anche “l’ombelico del mondo”, Kailash è conosciuto anche come Monte Meru, leggendaria dimora degli dei e luogo di nascita di quattro fiumi sacri. Devoti di tutte e quattro le fedi compiono un pellegrinaggio circolare attorno a questo isolato, massiccio e altissimo picco al fine di ottenere fortuna.
Il Monte Sinai, in Egitto
Il perché della “santità” di questo luogo è scritto nell’Antico Testamento: qui Dio avrebbe consegnato a Mosè le tavole dei Dieci Comandamenti. Oggi al posto del roveto ardente sorge il Monastero di Santa Caterina, costruita nel VI secolo d.C. Guide beduine conducono i visitatori fin qui attraverso il deserto, aiutandoli a esplorare la regione e conoscere le tradizioni locali.
Il Monte Tai Shan in Cina
Dal corpo del creatore dell’universo, Pan Gu, si sono formate cinque montagne sacre taoiste, la più sacro delle quali è il Tai Shan, nella provincia dello Shandong, una salita di 1.545 metri di templi, case da tè, fiumi, antiche iscrizioni e meravilgiose ed eteree vedute.
La Isla del Sol, Lago Titicaca , Bolivia, Perù
Machu Picchu è sicuramente un luogo magico ed evocativo per la cultura Inca, ma i semi di quel potente impero sono stati presumibilmente gettati più a sud. Per raggiungere le origina della civiltà incaica è necessario prendere una barca e partire dalla piccola cittadina di Copacabana per l’Isla del Sol , un piccolo pezzo di terra galleggiante in mezzo all’azzurro lago Titicaca, al confine fra Perù e Bolivia. Nella parte settentrionale dell’isola, nel sito di Chincana, si trova la roccia sacra da cui il dio barbuto Viracocha, prima divinità degli antichi Tiwanaku sorta dalle acque, creò Manco Capac e sua sorella Mama Ocllo, i fondatori della dinastia Inca.
Il Monte Olimpo
La casa degli antichi dei greci sembra essere una cornice adeguata alle storie di guerre e vendette, rivalità, invidie e incesti che popolano la mitologia dell’antica Ellade. Una salita di due giorni per raggiungere la vertiginosa dimora degli immortali posta a 2917 metri di latezza sul picco Mytikas, camminando attraverso i boschi verdeggianti e suggestivi panorami sul passato.
Il lago Chelan, nello stato di Washington (USA)
I nativi americani ritengono che il Grande Capo, colui che ha creato il mondo, tutti gli animali e gli esseri umani, abbia lasciato per quest’ultimi anche delle leggi da seguire per vivere sulla terra: una serie di pittogrammi ocra rossa raffiguranti la caccia e altre attività. E anche se alcuni sono finiti sott’acqua e molti sono stati cancellati, vale la pena visitare la riva nord del Lago Chelan, nello Stato di Washington, dove è possibile ammirare i disegni su roccia sottratti all’inesorabile corrosione del tempo.
Fonte Libero News
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