Categories: Cronaca Regionale

IMPAZZITI – Revisioni nulle per le auto siciliane

A rischio-multa 900mila automobilisti

La revisione auto di 900 mila siciliani potrebbe essere nulla. Traghettando si rischia grosso, dal sequesto dell’auto alla multa e le assicurazioni potrebbero non pagare i sinistri.

Effetto del nuovo regime varato dalla Regione, che si è accaparrata le entrate dei diritti di motorizzazione contro il parere del ministero dei Trasporti.

La conseguenza è immediata: il tagliando sul libretto di circolazione, che riporta la dicitura “Regione Siciliana”, non è riconosciuto dallo Stato, e quindi anche dalle forze di polizia.

E mentre il governo regionale e quello nazionale litigano sono già arrivate centinaia di multe.

Si rasenta la follia istituzionale ai danni degli automobilisti.

La questione, intanto, è finita alla Corte costituzionale. Gli atti del nuovo corso, infatti, sono stati impugnati dal Consiglio dei Ministri, che il 27 ottobre 2009 ha sollevato un conflitto di attribuzioni.

Per Palazzo Chigi l’atto è viziato dalla “errata convinzione” che le entrate derivanti dalle revisioni dei veicoli siano “tasse spettanti alla Regione”.

Per la presidenza del Consiglio, invece, quello pagato per le revisioni non è un tributo.

Al governo siciliano, inoltre, Palazzo Chigi contesta di aver creato “una propria e distinta procedura informatizzata per l’accertamento delle entrate”, con una procedura che per la presidenza del Consiglio violerebbe una direttiva Cee. Inoltre, secondo Palazzo Chigi, da parte della Regione c’è slealtà istituzionale: la questione, infatti, era già stata posta da Palazzo d’Orléans alla Consulta, ma si è proceduto prima che la Corte si pronunciasse.

Il governo regionale e il ministero dei Trasporti, adesso, sono alla ricerca di un accordo.

Ma per le revisioni effettuate dopo il 17 agosto 2009 i diritti sono già stati incassati da Palazzo d’Orléans, che a questo punto si trova a un bivio: restituire i soldi allo Stato, provocando un ulteriore buco nel bilancio, o costringere 900 mila automobilisti a pagare di nuovo.

Per non rischiare una multa che, in qualche caso, è già arrivata.

fonte livesicilia.it

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