Succede anche questo.
Un atto intimidatorio che dovrebbe soffocare, condizionare, uccidere la democrazia, intimidire, incutere paura diventa sorgente di speranza, di crescita, di socialità.
Questo è successo a Ficarra, dove Basilio Ridolfo, il sindaco, ha avuto in poche settimane, per ben tre volte, tagliate le gomme della sua auto posteggiata sotto casa.
Un fatto anomalo per la cittadina, grave per i contenuti insiti del gesto, inconcepibile per il soggetto che ha ricevuto queste attenzioni.
Così mentre vengono rafforzati i controlli sul territorio, vengono intensificate le indagini per scoprire i responsabili degli atti intimidatori, riunito, proprio a Ficarra, un comitato di sorveglianza voluto dal Prefetto di Messina alla presenza dei vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, a muoversi sono anche i ficarresi.
Un passa parola, un abbraccio solidale al sindaco, la presenza al consiglio comunale “aperto”, ma anche una colletta che va oltre.
Quindi il frutto di quel gesto diventa, in una busta, proprietà di Ridolfo che decide di versare la somma nelle casse del Comune.
Serviranno per alimentare il costituendo fondo necessario a garantire il cosiddetto “Prestito d’onore” riservato alle fasce più deboli della popolazione.
Il fondo sarà ora attivato dopo l’approvazione dell’apposito regolamento da parte del Consiglio Comunale.
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