Eppure gli amori, come i petali, volteggiano ballando una breve danza.
Allora il tango sensuale si risolve in una stoccata finale dove il meccanismo di liquidazione appare l’unica ancora di salvataggio.
Marta è una giovane che alza le pareti della sua vita mattone dopo mattone, e l’amore è un banco di prova dove far diventare adulto il corpo e provata la mente. Manfredi, ingegnere fascinoso, violento e traditore, è l’iniziazione amorosa: altalena di abbracci e spinte, in uno sfibrante odi et amo.
Marco, coraggioso giudice d’assalto in una Roma plumbea di terrorismo, è l’alter ego di Marta, sensibile e premuroso. Sul loro amore si accende un inevitabile semaforo rosso che lo rende proibito: è l’amico di sempre del fidanzato.
Stefano è il divo, l’attore famoso per cui l’amore equivale a sesso, talmente scontato, accessibile e prevedibile da risultare noioso; Marta è il suo primo, difficile no, di una donna che lo ama senza convinzione e interesse, consegnandolo a un’ingestibile, perché mai provata, sofferenza.
Gli strappi dei petali staccati, sono ricuciti da un deus ex machina, incarnato da un professionale e attento psicologo che durante il lavoro di analisi raccoglie le confessioni della protagonista in un distacco da setting operativo, che evolve in sentita partecipazione.
Ecco i “segnali di vita amorosa sul pianeta Marta”, così definiti da Pinketts nella sua centrata prefazione, dove il segreto semplice, ma per questo arduo, è amare se stessi e sposare la vita, prima di cimentarsi nel rendez vous con l’altro da sé.
Per il quarto anno consecutivo, Spazio Danza Academy ha portato il nome di Capo d’Orlando…
In un tempo in cui le cronache raccontano troppo spesso episodi di malasanità, da Naso…
Un segno di speranza e consapevolezza contro i disturbi alimentari (altro…)
Non solo sport, ma emozione pura e ricordo vivo. (altro…)
Il 4 settembre. E martedì 9 settembre, ore 18:00 ci sarà l'incontro con l'attivista dei…