Categories: Cronaca Regionale

INCHIESTA DI MARCO LETIZIA – San Piero Patti, Amministrazione, Propaganda

“San Piero Patti … info dal Borgo antico”: il periodico di propaganda dell’amministrazione Trovato.

Nei primi giorni del mese di ottobre 2010 viene messo in circolazione a San Piero Patti il terzo numero del periodico di “Attualità, cultura, politica, e informazione” denominato “San Piero Patti … info dal Borgo Antico diretto da Carmela Pantano (le tre edizioni sono consultabili sul sito www.comune.sanpieropatti.me.it ).

Nulla di male in tutto ciò, se non che risulta essere una sorta di Gazzetta Ufficiale dell’amministrazione Trovato, “privata” nei contenuti  ma pagata coi soldi dei cittadini.

Così ci dice infatti la delibera di giunta N°273 del 22/12/2008 .

La “commessa” è affidata all’editore denominato “Editing Service Consulting di Giuseppe Pantano con sede a Messina in via Monza e già responsabile di altre testate come la “Ediscon Notizie” e altri supplementi (supplemento lo è anche il periodico in questione) come Montalbano Notizie, Santa Teresa Notizie, Jonia News, Tortorici Notizie.

Rispetto a questi, il periodico in questione è l’unico a diffusione gratuita, ed è inoltre l’unico periodico direttamente riconducibile a un’amministrazione comunale in quanto sugli altri (stando alle informazioni ricavabili sul sito www.ediscon.it ), non compare il logo istituzionale del comune di riferimento.

Ovviamente il fatto che sia a diffusione gratuita non vuol dire che sia gratis: infatti è pagato coi soldi dei cittadini.

Ora, non c’è nulla di sbagliato nel creare un periodico di informazione, anche di parte: ma a farlo non può essere direttamente un amministrazione in carica, la quale semmai, di norma, dovrebbe essere sottoposta al controllo e alla vigilanza di un organo di informazione che, in un regime democratico, ha ragione di esistere nella misura in cui non diventi mezzo di propaganda.

Un comune, ove le risorse lo permettano e siano spese giustificabili da un apprezzabile interesse generale, potrebbe al massimo fare della “pubblicità istituzionale”.

Volendo ammettere questa possibilità, anche un comune potrebbe in qualche modo realizzare un periodico di informazione, ma a una condizione : quella di creare un format istituzionale attraverso il quale dar spazio alle diverse voci del paese (maggioranza, opposizione, associazioni, singoli cittadini ecc..), affinchè il denaro venga investito  appunto “nell’interesse pubblico”.

E nel settore dell’informazione e del libero pensiero, l’interesse pubblico corrisponde alla necessità di includere tutte le voci e i punti di vista di una comunità in un confronto aperto di idee che si mettano in discussione l’un l’altra (si chiama “Democrazia”) e di fornire un insieme di notizie che mettano il lettore in grado di leggere anche “l’altro volto della medaglia”.

Ad esempio, a pagina 3 del numero 3 del periodico, l’autore dell’articolo esordisce scrivendo “Con grandi consensi si è appena concluso il programma dell’estate sampietrina…”.

Ovviamente nel paese c’è chi pensa il contrario riguardo al consenso ottenuto dall’Amministrazione Comunale nella realizzazione dell’Estate 2010, dato che per la maggior parte il programma è stato realizzato come al solito dalle associazioni del paese contrariamente a quanto affermato dal sindaco (citato nello stesso articolo) secondo cui “il cartellone estivo ha riscosso un notevole successo poiché ricco di eventi tutte le sere sin dalla fine di luglio organizzati anche da alcune associazioni locali.

Tra l’altro  alcuni eventi come il festival Blue Notes nel Borgo, la Festa della Mietitura e la festa in onore di Maria SS. Del Tindari, non risultano direttamente riconducibili alle rispettive associazioni organizzatrici (rispettivamente Vento del Sud e Tesoro dei Nebrodi le altre due) ma vengono citate in “generale” facendo dunque emergere solo il “merito” dell’amministrazione.

Sul periodico “il dissenso” e le critiche nei confronti dell’amministrazione non vengono minimamente accennate.

Si assiste invece ad un monologo, un assolo suonato sullo spartito scritto direttamente dall’attuale maggioranza (che non c’è) del sindaco Trovato, dove leggiamo continue dichiarazioni della stessa (o interviste agli assessori) e mai una voce in contrasto.

Ciò ovviamente non rispecchia l’attuale situazione del paese che vive una forte tensione polare e di una forte delusione nei confronti della politica da parte di molti cittadini “non schierati”.
E pensare che la presentazione del giornale sembrava far presagire tutt’altro che una “propaganda istituzionale”: infatti nell’editoriale della prima uscita (dicembre 2008) si affermava che “San Piero Patti … info dal Borgo Antico è fatto da persone che scommettono sulla loro credibilità, senza pretendere nulla in cambio, i primi a ritenere che questo Comune, con i suoi abitanti, anche quelli che risiedono altrove, meriti un’informazione reale, senza  compromessi e che stia veramente dalla parte della gente, dei giovani,degli anziani e delle forze economiche sane e produttive”.

Inoltre il sindaco, al quale veniva riservata l’intera pagina 3, oltre che innumerevoli dichiarazioni in molti articoli di tutte le uscite del periodico, scriveva :“Ritengo che questa iniziativa, che man mano nel tempo prenderà sempre più corpo, sia segno di vera democrazia e nello stesso tempo di trasparenza dell’attività amministrativa, che noi, con onore ed onere, svolgiamo”.

Ovviamente il Sindaco cercava allo stesso tempo di salvare la forma facendo del periodico uno strumento “aperto”, ma solo per “segnalarci qualcosa, contattarci, perché a volte è semplice e facile criticare l’operato dell’amministrazione ma credo che sia più utile, per la Nostra Comunità, muovere delle critiche costruttive e risolutive dei problemi e, sopratutto, sia ancora più utile sottoporre i problemi all’amministrazione attiva  al fine di avere, quest’ultima, la possibilità di intervenire”.

Ovviamente “aperto” non per scrivere liberamente sul giornale ma solo per contribuire alla “propaganda” in quanto una critica non gradita sarebbe ovviamente “fine a se stessa”.

Accade questo quando il “Controllore” (che dovrebbe essere la stampa, che in questo caso è rappresentata da questo periodico) coincide con il “Controllato” (cioè l’Amministrazione).

Altro motivo di critica è sicuramente quello che riguarda gli autori : molti articoli sono intestati “all’Ufficio Comunale”, “all’Ufficio Affari Generali”, “all’Ufficio Tecnico” e non viene menzionata la “persona fisica” che li scrive.

Le opzioni sono due: o l’autore reale non è dichiarato perché “non si può dire” oppure è direttamente l’ufficio a scrivere l’articolo.

Ma si è visto mai un ufficio di un comune che scrive direttamente un articolo su un giornale per pubblicizzare le attività dell’ufficio stesso?

Oppure “normalmente” l’ufficio  affigge la comunicazione in bacheca (o la diffonde tramite comunicato stampa) ed è in seguito il giornalista a riprenderla e redigere l’articolo? Appare molto più consueta quest’ultima prassi.

Altri articoli poi sono firmati “a cura della redazione”.

Stessa domanda: ma da chi è composta la redazione?

Infatti la composizione della redazione non risulta nella pagina che elenca i riferimenti editoriali (pag 15).

Addirittura, parecchi articoli sono senza un autore.

Giuseppe Pantano, cioè il proprietario della società Editing Service Consulting e dunque editore del periodico in questione, è l’unica persona fisica che pubblica gli articoli sotto proprio nome.

Ma Giuseppe Pantano non è un cittadino di San Piero Patti.

Dunque la domanda che sorge spontanea è: perché non c’è un solo cittadino del comune di San Piero Patti che scriva sul periodico dell’amministrazione pagato coi soldi dei cittadini ?

Questioni di forma, di legittimità, di contenuto e di opportunità politica si sovrappongono: e nel paese molti cittadini, specie i giovani, hanno da tempo preso di mira questa attività dell’amministrazione.

E’ dunque ovvio che l’amministrazione su questo argomento debba fornire risposte e in seguito cercare di rendere democratico questo strumento che attualmente serve solo alla propaganda.

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