Era stata appena ripulita quell’area archeologia posta all’ingresso di Tindari, ma a dieci giorni dai festeggiamenti in onore della Madonna nera di Tindari, lo scenario che si presenta ai visitatori è deprimente.
I rifiuti sono in bella vista e adornano il principale ingresso dell’antica citta di Tyndaris. C’è di tutto, dalle bottiglie di vetro a resti di cibarie, dalla plastica alle cicche di sigarette. Un degrado in bella vista.
A denunciare la situazione è Daniele Giddio, presidente dell’associazione culturale “Tindari”, che nelle settimane passate con il Consorzio Stabile Cassiopea di Patti ed altri volontari si era fatto promotore di un’iniziativa tesa a ripulire e dare lustro a quell’area.
Hanno ridotto Porta a Tenaglia a un porcile, è un’indecenza!
Sotto accusa oltre al comportamento inqualificabile di visitatori e pellegrini che durante i giorni della festa hanno frequentato in migliaia quel sito, e che hanno ritenuto “comportamento corretto” disfarsi dei resti di cibo e bevande, ma anche di tanto altro, buttando i rifiuti differenziati, tutto oltre l’inferriata, anche la mancanza dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, la mancanza dei cestini gettacarte ed alla fine di un piano di ripulitura di tutta l’area pubblica.
Da quanto dichiarato sui media.
«Sarebbe opportuno – ha affermato il presidente dell’associazione Tindari – che il Comune facesse installare più contenitori nei punti nevralgici e che predisponesse un servizio straordinario di raccolta, soprattutto durante i giorni di maggior afflusso turistico, ad esempio durante le domeniche» quando superato il periodo estivo o quello dei festeggiamenti della Madonna su Tindari si concentra il flusso di maggiori visitatori – e questo avviene tutto l’anno -.
Intanto l’associazione, unitamente al Consorzio Cassiopea, ha annunciato che si effettuerà un nuova pulizia straordinaria dell’area archeologica di Porta Tenaglia.
Giuseppe Pettina, direttore generale della Cassiopea ha evidenziato “Torneremo a pulire Tindari, senza fini di lucro, solo per dare l’immagine che merita”.
Nel frattempo sia il Consorzio Cassiopea che la “Tindari” stanno prendendo in considerazione l’idea di adottare per mantenerla decorosa tutto l’anno sia questa porzione di area archeologica ma anche altri spazi, in perfetta sintonia con l’Ente Archeologico che li soprintendete, sviluppando anche una serie di attività promozionali d’ampio respiro.