A Capo d’Orlando, domani, mercoledì 12 dicembre alle ore 17.30 ci sarà la presentazione del libro ” La tua vita, il mio dono” di Maria Azzurra Ridolfo e Mimma Giuliano. Conduce Marina Romeo.
Saranno presenti all’incontro insieme alle autrici del libro, Mimma Giuliano e Azzurra Ridolfo, il Dott. Carlo Sapone Responsabile F.F. della Biblioteca Comunale., la Dott. ssa Linda Liotta Consigliere comunale con delega alle Pari Opportunità.
Modera la giornalista Dott.ssa Marina Romeo.
Leggendo il libro che racconto dell’amore di Mamma per il suo “Ninuccio”.
Mimma parte da lontano. Dal parto, dall’arrivo di quello che già chiama “un dono”.
Racconta, non denuncia mai. Parla di come cambiano le cose e come si affrontano. Di speranza ma sopratutto d’amore.
Dalla prefazione:
“Non sempre però le cose vanno come te le aspetti. Purtroppo, o per fortuna, può capitare che, dopo tanta attesa, la nuova vita sia diversa e che, all’improvviso, tutto cambi.
Affrontare nuove situazioni, parlare con tantissimi medici: pediatri, cardiologi, nefrologi, neuropsichiatri, logopedisti, fisioterapisti, genetisti: “Mamma mia, cosa sta succedendo?”
Pensavamo. Tutto questo, però, non ci ha mai scoraggiati, abbiamo affrontato tutto.
L’unico nostro desiderio è stato quello di farti vivere una vita ricca, serena, ma soprattutto, normale!
Essere stati i tuoi genitori ci ha resi più forti nel nostro amore e nella quotidianità. Abbiamo affrontato interventi chirurgici, ricoveri, difficoltà, sempre con il sorriso.
Una volta mi dissero: “Anche tu hai il diritto di essere chiamata mamma”.
Non è vero.
A me non è mai pesato non sentirtelo dire perché i tuoi occhi ed il tuo costante sorriso mi riempivano il cuore come nessuna parola al mondo avrebbe potuto fare.
Sono fiera e orgogliosa, non finirò mai di ripeterlo, sono fiera e orgogliosa di essere stata la tua mamma; la tua vita, il dono della tua vita, il regalo più grande che Dio, Gesù e la Madonna abbiano potuto fare al tuo papà e a me.
Li ringrazio per ogni ora, minuto, secondo che abbiamo trascorso con te.
Sono stati sedici anni intensi, ricchi di amore e di sorrisi.
LUCE DEI MIEI OCCHI, GIOIA DELLA MIA VITA, ti amerò per sempre. Avrei voluto averti accanto ancora per tantissimi anni ma Dio ti ha chiamato a sé, ha voluto con sé il mio angelo.
Ti penso in tutti gli istanti ripetendoti: “Corri Nino! Canta Nino! Parla Nino! Fai tutto quello che non hai potuto fare con me!”. La consapevolezza che ora tu stia bene ci dà la forza di andare avanti, dono di Dio.
Ora sei vicino alla Madonna, grande Dio, grazie. Ora sei il suo angelo e sarai per sempre il mio custode”.
Il libro, zeppo di foto, testimonianze, ricordi, – edito da Armenio Editore – si riempe di lutto ma trabocca di speranza, di fiducia, di amore per gli altri e per la vita.
Di dolore: “La perdita di un figlio è la tragedia più grande che possa abbattersi sulla vita di una persona, un lutto dal quale non ci si riprende mai e la cui elaborazione avviene in maniera molto lunga, come lungo e difficile è il viaggio attraverso il dolore”.
Di interrogativi: “Ci si chiede dove si è sbagliato, cosa si è sottovalutato, ci si autoaccusa di mancanza di attenzione. Il mio dolore è quello di ogni mamma che sopravvive al proprio figlio, un dolore oggi ancora più forte perché consapevole della sua definitività.”
Dipinge nuove sensazioni “Sono una donna mutilata, privata di una parte del corpo che sento ancora calda, viva, palpitante ma che non mi appartiene più. Una mancanza costante, dolorosa, straziante con cui, mio malgrado, so di dover imparare a convivere.”
Ma anche di futuro ” siamo stati sempre sorrisi, mai lacrime. Il lavoro mi aiuta tantissimo, così come i tanti bambini che passano giornalmente a trovarmi e mi riempiono di baci, abbracci e affetto sincero. Dedicarmi agli altri credo sia il modo migliore per onorare la tua memoria, per impegnare il tempo e le energie che un tempo dedicavo a te, per dare un senso al vuoto che mi circonda e donare tutto l’amore che ho dentro”.
Mimma ha comunque un quotidiano che non è tutto lavoro, ma fatto d’impegno “Passo una parte delle mie giornate con i bimbi della scuola dell’infanzia, ho chiesto di poter fare del volontariato e mi è stato concesso, mi aspettano con gioia e mi hanno accolto con infinito affetto, mi chiamano zia Mimma.
Ed io rinasco in loro compagnia, assisto ai loro progressi, al loro impegno, ai loro buffi capricci.”
E’ un libro intenso, che supera i confini territoriali di un paese che ha pianto la morte di Ninuccio, partecipando al dolore della famiglia che è stato quello di tutti, e come dice la stessa Azzurra Ridolfo è “Un percorso caratterizzato da un’intimità di pensieri e sentimenti così profonda da mettere a nudo le nostre anime e avvicinarle fino quasi a scambiarle.”
Per lei è “stata un’esperienza unica e totalizzante che, spero, aiuti a mantenere vivo il ricordo di Nino, della sua gioia, del suo sorriso sul mondo, ma anche quello della fierezza di una mamma guerriera, dolce, caparbia, infinitamente orgogliosa e grata di aver ricevuto in dono un essere così speciale.”
Il libro – che racconta tanto e che ritrova nella musica di Tiziano Ferro la sua colonna sonora : “crescevi. Hai iniziato ad apprezzare Fabrizio De André quasi per caso, una volta che mettemmo un cd diverso dai tuoi. Iniziasti a protestare, d’improvviso, però, ti zittisti e cominciasti ad ascoltare con attenzione Fiume Sand Creek e, nel punto in cui si sente lo sparo, cominciasti a ridere di cuore. Da quel pomeriggio abbandonammo le canzoni da bambini, mettemmo da parte lo Zecchino d’oro e tutte quelle canzoncine che avevamo imparato anche noi a memoria, ed entrammo nel mondo della musica impegnata. La svolta musicale non era ancora completa: un giorno rimanesti folgorato da Rosso Relativo di Tiziano Ferro che divenne il tuo idolo, le sue canzoni la tua gioia, il sottofondo musicale dei tuoi pranzi e delle tue cene, il tuo svago, il tuo conforto, fino alla fine”.
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