Parla a ruota libera, analizza, commenta, fa ipotesi ma nello stesso tempo introduce “pillole” di programma e d’azione politica Teodoro Lamonica. Lui non l’ha ancora ufficializzato, ma ormai sembra chiaro che è già in corsa per le prossime amministrative. Non ha remore nel dire che Ignazio ed Edoardo sono l’immagine della stessa medaglia, quella che ha relegato nell’immobilismo da 15 anni il paese.
La premessache diventa un punto di partenza.
“Dobbiamo trovare il modo di superare la corazza politica dei politicanti – sordi alle richieste di cambiamento che vengono dalla base del paese – che non vogliono che si va oltre, che non avvertono inquietudine e stanchezza, segnali che chiaramente emergono, tra commercianti, ceto medio, imprenditori e giovani gioiosani.
Perche – a parlare è Teodoro Lamonica, da sempre sindacalista, con esperienza amministrativa e del far politica alle spalle – il popolo e’ stanco, ma se non riusciamo a rompere questa sorta la barriera del silenzio, la mancanza di dibattito la poca chiarezza dei programmi, saremo condannati a restare un paese di seria C”.
Ora le risposte alle nostre domande.
Perchè anche se ci vuol ancora tempo per andare a votare a Gioiosa Marea si ha l’impressione che tutto sia fermo?
E’ una calma apparente, si muovono sottosotto i soliti noti.
Questo è l’aspetto inquietante.
Nessuno viene fuori.
Mi sono convinto che è necessario, forse ora più che in passato, partire senza fermarsi con le iniziative per informare e confrontarsi con la gente, parlare di futuro e di programmi”.
Quindi secondo lei il tempo degli accordi politici è in atto…ma quali accordi elettorali ci sono secondo lei?
Più che accordi sono trame, alle spalle dei cittadini di Gioiosa.
Nei fatti oggi si vuol sconfiggere il sindaco uscente, ma non si può amministrare contro qualche cosa, ma per il paese.
Oggi a Gioiosa Marea si sbaglia se si creano alleanze per distruggere. Bisogna costruire, senza demonizzare nessuno, senza creare barriere, ma mettendo punti fermi.
Per esempio se io parlerò del piano regolatore, darò le linee guida di quest’importante strumento necessario per il rilancio del paese, a 360°, già in campagna elettorale, i Cittadini sapranno cosa succederà dopo, senza accordi pre-elettorali, senza che questo sia o diventi mezzo di scambio.
Un discorso chiaro perchè il piano regolatore non è per qualcuno, ma per tutti.
Ecco io la penso così”
Ha in queste settimane parlato con possibili alleati?
Ovviamente si.
Ho parlato con tutti coloro che hanno avuto voglia di parlare con me, con chi vuol fare, spendersi, donarsi, per Gioiosa Marea, senza barriere, senza remore,in maniera trasversale, politicamente, generazionalmente, geograficamente.
Non ho pregiudizi.
Gli uomini ci sono per fare i programmi…
Dobbiamo trovare un programma condiviso, altrimenti correrò anche da solo.
E parliamo di liste?
Penso per esempio che la lista vada costruita in modo trasparente in maniera pubblica, che sia rappresentativa di tutto il territorio ed a Gioiosa Marea ci sono molte contrade, e tutte devono avere sul piano politico e amministrativo pari dignità.
Io sto raccogliendo le proposte programmatiche che provengono dal territorio.
Quello sarà il mio programma pensato in un clima di straordinaria ordinarietà, quello che necessita a Gioiosa Marea, che oggi è abbandonata a se stessa, con una viabilità penosa sia in relazione alla Statale ma anche al reticoli di vie tra comunali e provinciali che assicurano collegamenti e vita nella quotidianità; un manutenzione inesistente, dove ogni cosa, con l’alibi della mancanza di soldi, che alla fine è solo una parziale verità, è bloccata dall’immobilismo amministrativo.
Dovendo oggi dare già delle priorità a queste necessità quale elencherebbe?
Un piano di lavoro che sia partecipativo ma anche di grande trasparenza e democrazia.
Movimentista, che unisce e rilancia e qui non parlo solo di turismo ma guardo al commercio, all’artigianato ed ai servizi.
Dicevo con amici che mi piacerebbe realizzare la “metropolitana leggera” che unisca Gioiosa con San Giorgio utilizzando la tratta ferroviaria in sinergia con le FFSS a prezzi privilegiati per i residenti.
E’ un’idea forte perché simbolica, utile e naturalisticamente interessante che fa anche immagine.
Teodoro Lamonica oggi cosa sta facendo?
Io, anzi NOI, perché in questo caso parlo di un gruppo, di un incubatore di idee, di un polo aggregante, stiamo lavorando per coinvolgere persone e non solo quelle che contattiamo direttamente ma anche quelle che giornalmente ci cercano, che hanno voglia di dir qualche cosa, di progettare insieme, che si propongono e che diventano parte integrante, così, di un progetto.
Stiamo cominciando a coinvolgere anche persone – i Gioiosani che sono fuori Gioiosa Marea – che sono disponibili a dare una mano, che hanno idee sul programma, affinchè diventino ambasciatori del progetto Gioiosa nel Mondo. Sono consigli utili, perchè provengono da chi guarda Gioiosa con occhi diversi, che la confronta con altre realtà, che ama questo borgo bellissimo.
Facendo il punto sulla situazione amministrativa Gioiosana cosa può dire?
Io vengo fuori da quest’amministrazione, poco dopo le elezioni vincenti, perché mi sono accorto che mancano le premesse per attuare quel programma\patto stipulato non solo con gli elettori ma con l’intero paese.
Prova ne è la mancata attuazione di tanti punti politico-programmatici di quel progetto politico che voleva attuare quanto il sindaco che aveva per dieci anni retto il paese aveva lasciato nel cassetto. Una politica del “non fare” che aveva affossato il paese.
Ripeto che oggi mettere assieme tutto il passato per farne una corazzata per essere semplicemente contro un sindaco – quello attuale – senza nessun confronto, senza idee per il paese, senza aver le capacità progettuali ma solo la forza di raggranellare qualche voto in più, non paga. Il paese questo dovrebbe saperlo ed io ora lo rammento. E’ un’esperienza fatta. Qui siamo di fronte ad una attività che vuole cancellare qualsiasi tipo di innovazione in un paese ormai stremato e senza prospettiva .
E concludendo?
Io resto profondamente turbato vedendo le solite facce, anche chi è stato sonoramente sconfitto più volte e non riesce a prenderne atto, oggi cercar di fare alleanze già nate zoppe.
Sono facce della medaglia che accomuna chi in questi anni ha mal governato il paese.
Piano regolatore fermo da oltre 30 anni; i problemi della SS113 dove si continuava ad andare avanti allo stesso modo con interventi tampone dopo ogni frana e con la strada che resta chiusa e insicura per anni; le spiagge che erano l’unica cosa che vantavamo sono irrimediabilmente erose e il turismo resta al palo.
Io sono profondamente turbato perchè questi “soliti noti” sono pronti a riproporre se stessi, o qualche “surrogato”a posto loro, solo per difendere lo status quò, come se ci fossero solo gli interessi inconfutabili di pochi sugli interessi generali di un intero paese, che ha perso la sua centralità.
E allora penso che se tutte le cose fossero spinte dall’amore per Giosa Marea, allora il nostro paese potrebbe ancora avere buone possibilità di rinascere ed essere fiorente come un tempo.
Io credo negli uomini di buona volontà e credo che Gioiosa possa dare la spallata giusta per risorgere.
Ora o mai più.
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