“La definizione dei contenziosi – affermano Ioppolo e Musumeci – era stata in parte risolta con la istituzione (legge regionale n. 17/2004) di un apposito organo (la Commissione di Conciliazione per i Beni Demaniali e Patrimoniali). Essa consentì di definire ben 581 contenziosi che fruttarono alle casse della Regione circa 3 milioni di Euro e di regolarizzare concessioni, per chi ne avesse avuto titoli e requisiti, a volte anche sconosciuti all’amministrazione regionale”.
“Purtroppo – continuano Ioppolo e Musumeci – la maggioranza parlamentare a sostegno di Crocetta con apposita legge (legge regionale n. 9/2013) inspiegabilmente ha sancito la cessazione dei compiti della Commissione. La conseguenza è stata che circa 400 richieste di conciliazione sono rimaste inevase, con grave danno sia per la finanza della Regione che per coloro i quali, seppur in possesso dei requisiti, continuano ad essere considerati abusivi”.
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