Sono state e saranno moltissime le voci che in coro avranno da criticare, condannare, invocare, ricordare ma è solo necessario evitare che qualcuno si nasconda dietro l’assurda frase “Non è il momento di far polemiche…â€Â.
Siamo tutti responsabili di questa tragedia: responsabili per aver chiuso gli occhi di fronte ad evidenti colpe per gli abusi, responsabili per aver consentito che governanti di ogni tipo abbiano approfittato della nostra fiducia, responsabili per non aver capito che l’uomo non può sempre e comunque dominare le forze della natura. Se l’uomo è responsabile dei problemi ambientali, il medico lo è due volte e, mai come in questa situazione, è innegabile che la vivibilitànon è un compromesso ma un’esigenza. La qualitàdella vita non saràpiù la stessa per tutti coloro che stanno soffrendo per questa tragica evenienza. In pochi hanno avuto il coraggio di dire che il sistema sanitario messinese ha retto benissimo di fronte a tale tragedia ma nessuno ha avuto il coraggio di dire in che situazione gli Operatori della sanitàhanno lavorato. E volevano chiudere l’Ospedale Piemonte… Basta rischi inutili!
L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente invita tutti, ma proprio tutti, i Cittadini a vigilare e denunciare qualsiasi tipo di attentato all’Ambiente, esorta a non aver paura di chiedere il rispetto delle Leggi in materia ambientale, chiede che ogni scelta ad elevato impatto ambientale sia concordata con i Cittadini stessi.
Non è demagogia ma solo consapevolezza civica l’affermare che la Provincia di Messina e la stessa Regione siciliana non hanno bisogno né di Ponte sullo Stretto né di nuovi aeroporti. La fragilitàidrogeologica del territorio messinese ne sta dando ampia, piena e tragica evidenza. Tutte le Associazioni ambientalistiche hanno giàmesso fin troppo in risalto la fragilitàdel sistema naturale e non dobbiamo più solo “sperare†che non ci siano altri morti ma dobbiamo “esser certi†che l’insipienza e l’aviditàdi alcuni politici non perseverino in altri progetti di devastazione del territorio. Chi ancora avràil coraggio di dire che il Ponte sullo Stretto di Messina ha da farsi, può sin da ora essere definito come potenziale responsabile di un progetto di strage colposa! Questo è il momento giusto per far capire che il Ponte sarebbe l’ennesima scelta ambientale sbagliata.
Esistono in tutta la provincia e la regione “zone a rischio ambientale†e “zone potenzialmente in grado di generare rischi ambientali†ed il futuro della nostra terra si gioca proprio ed unicamente nella capacitàdi capire che solo un’attenta politica agricolo-ambientale può salvare la Sicilia.
Referente provinciale Ass. Italiana Medici per l’Ambiente
Dr. Giuseppe Falliti
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