Si tratta delle strutture di atterraggio a Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi che fanno parte del Comune di Lipari e a Santa Marina Salina nel Comune di Malfa. A comunicarlo è la Protezione Civile di Messina.
“Relativamente all’isola di Lipari, dove già esiste una piazzola di atterraggio annessa all’ospedale, poco utilizzata perchè attigua alle abitazioni, si resta in attesa – spiega la Protezione civile – delle determinazioni del Comune per l’individuazione del sito disponibile dove realizzare ex novo una elipista”.
I progetti sono finanziati attraverso l’utilizzo dei Fondi Po Fesr 2007/2013 e gli importi si aggirano intorno a 200 mila euro per ogni piazzola. Le strutture nascono per obiettivi di sicurezza generale ma anche per essere utilizzate ai fini di protezione civile e scopi sanitari, “essendo caratteristica delle isole – conclude la nota – quella di essere difficilmente raggiungibili in caso di situazioni emergenziali o particolari e per questi motivi i progetti derogano le norme sulla tutela ambientale cui è soggetto l’arcipelago eoliano”.(lasiciliaweb.it)
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