Intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano
Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone l’intervista a Johanna Wellenzohm, freelance MakeUp artist che ha recentemente
Ciao Joe! Vorrei chiederti subito come, quando e da quale motore interiore ha avuto origine il tuo viaggio nel mondo del MakeUp – sino a decidere di dedicarti, di professione, alla cura e alla valorizzazione dell’immagine delle persone nella veste di truccatrice.
Da piccola chi desideravi diventare “da grande” e che bambina sei stata? “Da bambina, ho sempre voluto aiutare gli altri. Desideravo diventare un’operatrice dello sviluppo e lavorare con i bambini che non avevano la vita che invece conducevo io. Ero sognatrice, felice e ambiziosa”.
Quale colore e quale canzone assoceresti ai periodi, fino ad oggi, più significativi della tua esistenza? “Al periodo del Liceo abbino il grigio, mentre a quello della scuola di moda associo il colore rosso. La mia permanenza a Trieste, in sartoria, lo collego al giallo. Segue la fase della scuola di trucco, in arancione. Poi c’è stato un lasso temporale nero sino a che, adesso, domina il blu”.
Cosa rappresenta, per te, la Bellezza e quale ritieni esserne il potere nonché principale pregio e valore? “Credo che la parola <<beltà>> sia relativa. Per ognuno, la bellezza è qualcosa di diverso e questo è ciò che trovo davvero impressionante e importante. Attraverso il trucco, non voglio rendere alcuno “bello” ché lo siamo già tutti. Ognuno a modo proprio!”.
Quant’è e quanto dovrebbe essere importante o meno, a tuo avviso, l’aspetto esteriore e com’è possibile capire e riuscire a far emergere la personalità del singolo attraverso un’esteriorità che sia fedele “bigliettino da visita” di ciò che si è interiormente? “Sono dell’avviso che sia più importante essere belli all’interno, rispetto che all’esterno. Non vi è chi possa scegliere il proprio aspetto, quando si viene al mondo …Ma si può influenzare se stessi e direzionarsi verso alcuni valori interni piuttosto che altri. E, soprattutto, chi può davvero stabilire cosa rende una persona “bella” e cosa no? Si è spesso troppo superficiali, in questo mondo, per vedere la vera bellezza che c’è in ognuno di noi. È facile essere visti come qualcuno che non si è, anche in termini di aspetto e comportamento…”.
Senza tuttavia voler generalizzare, secondo te, quanto pesa per larga parte della gente il timore del giudizio altrui e la posizione lavorativa/famigliare che si ricopre nello scegliere come apparire e come, invece, non mostrarsi reprimendo così il piacere dell’assecondare il gusto personale e se stessi? “I social media, come Instagram, ci condizionano sempre più invasivamente circa gli ideali di bellezza… Ci mostrano come dovremmo essere e come non dovremmo essere. La maggior parte delle persone sa che è molto più di una finzione. Photoshop può cambiare ogni ruga, ogni parte del nostro corpo e del nostro viso in modo talmente rapido da renderci facilmente conformi proprio all’“ideale”. Mi chiedo, però, perché tutti dovrebbero adattarci e omologarci a ciò che non esiste”.
Ritieni che debba esserci una sorta di galateo del buongusto e, in caso affermativo, cos’è il buongusto tenendo comunque presente il rispetto delle differenti soggettività e preferenze di ciascuno di noi? “Penso che sia bello e buono che ogni persona conosca e mostri il proprio gusto e, soprattutto, i propri gusti. Quanto sarebbe monotono e noioso un mondo in cui tutti hanno il medesimo aspetto? Ognuno di noi dovrebbe avere il coraggio di essere se stesso e uscire allo scoperto come vuole, di vestirsi e truccarsi come preferisce e non come vogliono gli altri uomini. È triste celarsi, perché si ha paura delle altrui opinioni”.
Qual è la peculiarità a denominatore comune grazie alla quale, supponi, hai guadagnato la fiducia e la stima di molte persone e aziende? “Suppongo di essere sempre riuscita a rimanere positiva e a irradiare intorno a me tale positività. Attribuisco molto valore alla vita e cerco di trarre il meglio da ogni giorno e, specialmente, cerco di rimanere fedele a me stessa e di seguire il mio ritmo. Ho capito che il successo non lo si può raggiungere con l’invidia”.
Professionalità di cosa ritieni sia sinonimo e vi è qualcuno con cui, proprio alla luce di ciò, vorresti collaborare? “Per me, la professionalità inizia con la puntualità e il rispetto, con l’onestà. L’industria può diventare disordinata ma, se si è professionali, si avrà successo. Considero ogni giorno e ogni squadra una nuova sfida, si può imparare qualcosa quotidianamente”.
I ricordi, la sperimentazione e l’osare, il pianificare e l’organizzare quanto sono fondamentali nel tuo vivere e in che misura timonano il tuo quotidiano? Ed ancora, di solito, ti sembra di seguire maggiormente l’istinto oppure la ragione? “La pianificazione e la gestione del tempo sono molto importanti, soprattutto se si è un libero professionista. Fortunatamente, amo essere organizzata – rimando, non di meno, assai spontanea. È basilare rispettare le scadenze e svolgere con serietà ogni servizio (sia esso retribuito o meno). Ho altresì la fortuna di poter decidere cosa fare e cosa non fare. Do il meglio di me in ogni ripresa e, benché io non debba dimostrare niente a nessuno, è bello imparare a essere orgogliosi di se stessi”.
Qual è il tuo punto di vista sui social [clicca qui https://instagram.com/joe_onde_artist?igshid=YmMyMTA2M2Y= per accedere al profilo Instagram di Johanna Wellenzohn] e con quale finalità li utilizzi? “Uso i social media solo a livello professionale. Essi hanno vantaggi e svantaggi, basta saperli utilizzare adeguatamente. Oggigiorno i clienti guardano un profilo Instagram più frequentemente e con maggiore velocità che un sito web. Per me, è un portfolio ed è altresì una maniera per mostrare le mie capacità”.
Infine, prima di salutarci, puoi anticiparci quali sono i tuoi prossimi progetti? “Lavoro con alcune agenzie in Germania e non si sa mai quale progetto verrà dopo quello che si è svolto per ultimo. Posso dire soltanto che il mio ultimo grande progetto è stato un servizio per Netflix. Sto cercando, per il futuro, di concentrarmi maggiormente sull’Italia perché mi piacerebbe tornare a lavorare lì”.
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…
il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)
Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…
Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri