di Ornella Fanzone
Come dice Freud, nella poesia, come nella religione, vige la logica del cuore, della mente emozionale, il “processo primario ” del pensiero, pertanto associazioni libere, così come determinano il flusso narrativo di un poeta (un oggetto ne simboleggia un altro, un sentimento ne soppianta un altro e sta al suo posto, non ci sono né il tempo né la legge di causa ed effetto, anzi tutto è possibile, nel processo primario non c’è negazione), alla stessa maniera, determinano una modalità interpretativa da parte del fruitore del testo poetico, assolutamente individuale e privatissima . Del resto, se non fossimo naturalmente, quindi istintivamente dotati del processo primario del pensiero, non saremmo in grado di decifrare opere come l'”Ulisse” di Joyce.
E’ risaputo, gli studiosi lo affermano, che le crisi sono la salvezza dell’uomo perché lo sottraggono alla morte dell’anima, allo spegnimento di quella fiamma che, perennemente viva, dovrebbe alimentarci e rinnovarci per farci sentire collegati con l’energia atavica e primordiale della nostra creazione.
Anche grazie alle belle intuizioni di Jovanotti, che son certa, fanno parte del suo vissuto, altrimenti non potrebbe così abilmente parlarne con tali pertinenti metafore, vale la pena avviarlo in ciascuno di noi il processo maieutico che aiuti il nostro io bambino a sentirsi finalmente preso in considerazione, che poi guarda caso, non si discosterà da quel “ fanciullino” vagheggiato da Pascoli, che di tutto si meraviglia perché è ritornato alla sua primordiale purezza nell’osservazione del mondo. Un cammino verso l’autoconsapevolezza che Jovanotti ci esorta a fare, ma anche in altre canzoni, non solo in questa, convinto ed io lo condivido in pieno, che valga davvero la pena avventurarsi in questo viaggio, perché il piacere straordinariamente inebriante del riacquistare la propria essenza, quella originale, è più appagante e liberatorio di qualunque altra esperienza …
E’ hashish, anfetamine e cocaina messe insieme, ma senza effetti collaterali gravi per la salute…anzi…” antidolorifico magnifico ” per dirla ancora alla Jovanotti: si chiama libertà vera, il traguardo verso cui ci si muove.
Un viaggio fantastico! Quello più bello che una persona possa fare nella sua vita.
Mi piace concludere scrivendo ciò che dice Joseph Campbell:” I sogni sono miti privati, i miti sono sogni condivisi”. Non sono forse miti le canzoni ?
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Foto tratte da:
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