– di Corrado Speziale – La Fotogallery
Esclusiva europea e prima volta del grandissimo musicista, fondatore con Ornette Coleman del Creative Music Studio di Woodstock, per un suo progetto in Italia con workshop, in quattro giorni di residenza a Messina.
Una delle sedute di prova si è svolta alla Casa del Con, sede de Il Cantiere dell’Incanto, fondato da Giovanna La Maestra e dal compianto Angelo Tripodo.
Hanno colpito la sua serenità e semplicità, a fronte dell’impareggiabile storia di un genio. Karl Berger lo scopriamo nei modi e negli atteggiamenti così come nella musica: rendere semplici, piacevoli e leggeri i pensieri complessi attraverso un’elaborazione attenta, curata e intelligente di tante idee estemporanee di 31 musicisti. Un programma in due sessioni, rispettivamente di 45 e 25 minuti, a loro volta suddivise in due suite la prima e in tre la seconda, hanno entusiasmato il pubblico presente numeroso domenica pomeriggio all’auditorium del Palacultura Antonello.
E’ stata una musica arricchita da fattori di rara bellezza, caratterizzata dal senso dell’imprevedibilità, dal divenire costante, dalla scoperta di mondi sconosciuti e da esplorare. Sembrava che le note i musicisti le percepissero in aria e le elaborassero in tempo reale per trasportarle nel loro strumento.
Filarmonica Laudamo Creative Orchestra & Creative Music Studio di Woodstock: una collaborazione nel segno di una comune concezione dell’universo musicale.
Affinché si raccolgano gli stimoli per affrontare un’esperienza simile, è sufficiente immaginare quali artisti, a Woodstock, con lo stesso metodo, hanno affiancato Karl Berger, Ingrid Sertso e Ornette Coleman. Parliamo di icone della musica del nostro tempo, del jazz e non solo, musicisti da sogno: Don Cherry, Pat Metheny, Cecil Taylor, Carla Bley, John Cage, Jack De Johnette, Vijay Iyer, Antony Braxton ed altri. Parliamo di contaminazioni allo stato puro, della nascita della word music. Tra gli italiani citiamo Enrico Rava, con il quale tra l’altro Berger ha inciso un album. E in tale contesto, non poteva mancare Paolo Fresu, del cui “incontro” di alcuni anni fa con Berger abbiamo avuto notizia giusto a fine concerto.
Le loro testimonianze, in “Karl Berger: Music Mind”, film documento del 2018 sulla vita nella prestigiosa scuola di Woodstock, andato in proiezione alla Sala Visconti giovedì, alla presenza di Berger e Sertso, sono la riprova di una visione del mondo e di una condivisione di progetto d’arte e di vita. “La musica è la maniera più sincera e profonda di conoscere se stessi. L’improvvisazione ha una rilevanza fondamentale”, ha detto Berger alla fine del film, rispondendo alle domande del pubblico, gli abbonati della Filarmonica e gli addetti ai lavori che non hanno voluto mancare questa occasione unica: il confronto diretto con i due artisti. Nel dibattito Berger si era soffermato su vari punti, con passaggi a dir poco suggestivi: “La scrittura nella musica è solo una parte di ciò che è molto più ampio e complesso.
Un pomeriggio di prove si era svolto alla Casa del Con, sede de Il Cantiere dell’Incanto, fondato da Giovanna La Maestra, presenza importante a fianco dei musicisti in questo progetto, e dal compianto, indimenticato batterista Angelo Tripodo. E non c’era miglior modo per ricordarlo, salvo, ovviamente, la commozione e il rimpianto: Ornette Coleman era tra i “giganti” preferiti da Angelo. Per non parlare della lunga collaborazione con Berger e Coleman e della presenza costante in quella scuola del batterista Ed Blackwell, cui Tripodo si ispirava in maniera simbiotica. La storia e il destino: Creative Music Studio di Woodstock & Il Cantiere dell’Incanto di Messina, insieme, idealmente e finalmente artisticamente. Ad unirli, la Filarmonica Laudamo Creative Orchestra e il lavoro, fondamentale, di Luciano Troja, realizzato anche grazie alle sue relazioni con musicisti americani di tale valore.
Il commento entusiastico e la gratitudine del direttore artistico: “Grazie a Karl Berger & Ingrid Sertso per la grande energia positiva, il lavoro e l’amore che ci hanno donato. Grazie a noi, musicisti della Filarmonica Laudamo Creative Orchestra, straordinaria esperienza musicale e realtà orchestrale unica, originale e sempre più salda”.
Aspettando la prossima storia da vivere e da raccontare.
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