“Kiuso” lo Spaccio Kappa – Che tristezza


Con enorme tristezza in tanti hanno visto abbassarsi – domenica – le saracinesche su un negozio storico non di Gliaca di Piraino ma dei Nebrodi… lo Store della Kappa.

Da tutti inteso – giustamente – come lo “lo Spaccio”.

Una fine annunciata. Un’agonia durata un paio di mesi, con sconti alle stelle e scaffali inesorabilmente sempre più sguarniti.

Riorganizzazione aziendale, dicono …

La logica del commercio. Le strategie di marketing.

“Per me – dice Francesco Mastrolembo, master e laurea in informatica in tasca, ma oggi emigrato di talento –  la conferma della disumanità della globalizzazione che dopo aver affamato i popoli del terzo mondo adesso affama anche le nostre realtà”.

Difficile dargli torto.

Ora ci lavoravano sette persone – nei periodi d’oro sino a 14 –  che adesso incrementeranno il numero di quelli che nelle statistiche ci fanno rendere conto che qui in Sicilia non cresce nulla.

Impiegati che hanno dovuto – alcuni “storici” – rifare i conti con la propria vita, con la propria economia domestica, che non hanno accettato la proposta di andare dove l’azienda aprirà forse una sua nuova vetrina.

Che oggi sono disoccupati, che si guardano intorno…

Che hanno ricevuto conforto, abbracci, parole di sostegno dai Clienti…. Ma questo ovviamente non può bastare.

“Mi piacerebbe non rassegnarmi a questo, – continua Mastrolembo – ma io per primo sono ormai un emigrato. Sono queste le inversioni di rotta che dovremmo chiedere alla politica, oggi più che mai”.

La chiusura di questo “spazio” che una volta ospitava la Zagara, altro colosso dell’abbigliamento e del manifatturiero tessile dell’area, è l’ultimo dei grani di un mortale rosario che ha contraddistinto la fine di un grande polmone occupazionale che un tempo, non remoto, solo fino a vent’anni fa, assicurava reddito, fatturati, imprese.

I Tessile, le serigrafie e questo collegato, i fasonisti che cucivano colletti e rifinivano asole.

Il marchio Kappa lo vedremo ancora, sulle grande maglie dei campioni del calcio, a sponsorizzare realtà olimpiche, nelle boutique sportive…

Qui resterà un ricordo a testimoniare che quell’Italia che è ripartita” come dice Renzi… non l’ha fatto in maniera omogenea e uguale  dappertutto.

 

Redazione Scomunicando.it

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