Cultura

LA COPERTINA – Oggi è l’anniversario della vittoria di Little Big Horn

Potrebbe anche essere l’occasione di parlare, dopo 140 anni, del genocidio degli Indiani d’America e degli Indios. Chissà perchè non se ne parla mai?!

 

Dopo la sconfitta spietata fu la repressione.

Nella battaglia di Little Bighorn morirono 268 militari del 7° Cavalleria, mentre non è certo il numero dei caduti tra i nativi, perché i loro morti furono portati via quasi subito dagli altri guerrieri: si parla comunque di centinaia di persone uccise, forse 300.

Il giorno seguente, Terry e Gibbon raggiunsero la zona, trovarono Reno e Benteen con i loro uomini e insieme iniziarono l’opera di ricerca e identificazione dei caduti del 7° Cavalleria: ci misero quasi quattro giorni per riconoscerli e seppellirli nel punto in cui erano morti.

Le loro lapidi sono ancora sul promontorio e sono visitate ogni anno da migliaia di turisti, appassionati e discendenti di chi combatté a Little Bighorn

La reazione del governo degli Stati Uniti fu durissima nei confronti dei Lakota: la riserva fu messa sotto legge marziale, fu imposta la consegna di armi e cavalli e fu impedita la caccia nei territori non ceduti. I soldati statunitensi fecero arrendere con la forza e privandole delle provviste tutte le tribù ribelli, accusate di essere uscite dalla riserva, e il governo in seguito fece passare sotto la propria sovranità le Black Hills e altri territori lungo il confine occidentale della Grande Riserva Sioux.

Sulla battaglia di Little Bighorn vennero realizzati quadri, film, fumetti, romanzi e poesie. Il primo film fu prodotto nel 1912 da Francis Ford, con il titolo di Custer’s Last Fight. La battaglia viene citata anche in Piccolo Grande Uomo – dove Custer venne infine descritto in modo critico come uno spietato e non brillantissimo massacratore di indiani – Soldato Blu, tra i più famosi film di sempre sui nativi americani.

Nel 1974 il regista italiano Marco Ferreri traspose gli eventi della battaglia di Little Bighorn nella Parigi moderna nel suo film Non toccare la donna bianca.

Il film di Ferreri, in cui recitarono Marcello Matroianni, Ugo Tognazzi, Catherine Deneuve, Michel Piccoli, Philippe Noiret e Paolo Villaggio, è una critica agli Stati Uniti e alla guerra in Vietnam, e mostra Custer e i suoi soldati con vestiti d’epoca aggirarsi per le strade del quartiere parigino di Les Halles.

 

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Redazione Scomunicando.it

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