A Brolo, la dottoressa Maria Briguglio, è un punto di riferimento per l’intero comprensorio nel campo dell’oculistica. Prima di curare, sotto l’aspetto medico, è il “suo sorriso” che abbraccia e fa già star meglio i pazienti, sopratutto i più piccoli.
ho il dovere di ringraziare la mia ” maestra” di vita e di oculistica, la prof.ssa Irene Castagna
Oggi 14 novembre 2020 per lei è un giorno “speciale”, festeggia i primi 20 anni di professione medica.
Maria Briguglio, serie e affermata professionista, dal sorriso solare, attenta e scrupolosa quando esamina cornee, cataratte e bubli oculari, ha in questi anni, sviluppato un’intensa attività dedicata alla prevenzione, soprattutto nei più piccoli, tesa alla diagnosi per poi passare alla terapia, sia medica che chirurgica, delle malattie del sistema visivo, dell’occhio e dei suoi annessi.
Così è diventata un punto di riferimento nel campo delle cura delle problematiche visive per tanti anche nel campo della correzione dei vizi refrattivi, dello strabismo e motilità oculare, del glaucoma, delle malattie neurologiche che colpiscono la vista.
Ma lei ha anche una marcia in più che la caratterizza.
Infatti da sempre, ha associato alla professione medica, un grande impegno sociale ed umano che la rendono davvero una persona speciale per tutti.
“Sono trascorsi 20 lunghi anni da quella mattina quando il prof. Ferreri al Policlinico Universitario di Messina mi proclamava Specialista in Oftalmologia 50 e lode – a parlare è la stessa dottoressa Briguglio, che aggiunge, tra le sue riflessioni in questa giornata davvero speciale – Con me quattro colleghi di università, meravigliosi, con i quali oggi avrei voluto festeggiare i nostri 20 anni di amore verso una professione che ci ha dato e ci darà ancora tante soddisfazioni”.
Così lei ricorda i colleghi Domenico D’Andrea, Paolo d D’Angelo, Francesco Anastasi e Emilia Laganà, “sono nel mio cuore e dopo tanti anni siamo sempre felici di sentirci e collaborare per il bene dei nostri pazienti”.
Poi aggiunge: “Penso di condividere anche il loro pensiero, noi siamo oggi bravi oculisti, curiamo la vista, ci preoccupiamo dei nostri bambini futuri adulti, dei nostri anziani che possano vedere bene fino alla fine e soprattutto siamo grati a tutti i nostri pazienti perché siamo cresciuti con loro. Io nel mio studio rido, piango, conforto e mi confortano, a volte sono mamma, figlia, sorella, nipote, amica, perché la cosa più importante oltre curare è ascoltare la persona e se poi risolviamo la malattia come dico sempre io: “Sono servita a qualcosa “. La vita non è facile, è sempre in continua salita ma se condivisa diventa meno pesante e difficile. In tutto questo ringrazio la mia speciale famiglia che mi ha sempre dato sostegno e forza e ringrazio anche tutti i dottori e informatori scientifici che hanno contribuito alla mia professione medica; ringrazio anche la mia cara amica dott.ssa Katia Sulfaro, l’ortottista senza la quale oggi non sarei l’oculista pediatrica di cui vado fiera.”
L’ultimo pensiero, attorniata dalla sua famiglia – ma sarebbero stati davvero in tanti a voler festeggiare con lei quest’importante traguardo,tutti frenati dalla norme di contenimento del covid – la dottoressa Briguglio lo riserva a quella che definisce la sua ” maestra” di vita e di oculistica.
Cita quindi, ringraziandola, la prof.ssa Irene Castagna, “che mi ha fatto innamorare delle uveiti”
Auguri dottoressa.
E sarebbe stato felice di questo traguardo anche il suo maestro, Saro Scaffidi che la ebbe come alunna qualche anno prima di andare in pensione, (giù nelle foto con l’intera classe che Maria frequentò a Brolo)
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