Un’immagine che racconta meglio di tante parole la guerra in atto in Siria: un bambino di cinque anni, seduto su un’ambulanza dopo essere stato estratto vivo dalle macerie di un palazzo colpito da un bombardamento ad Aleppo, che guarda davanti a sè con occhi vitrei, il volto sporco di sangue, ricoperto dalla testa ai piedi di polvere. Altri suoi compagni, non sono arrivati in ospedale, sono morti prima. Alla fine – ma non per questo è una storia a lieto fine – lui si è salvato con qualche graffio. Un’altra foto che diventa un simbolo. Forse ne abbiamo viste anche troppo.
La fotografia è uno screenshot da un video realizzato da Aleppo Media Center, postato su Youtube, rilanciata su Twitter da un giornalista del Telegraph e in poche ore ritwittata quasi 15.000 volte, a ricordare l’orrore vissuto dalla popolazione di Aleppo, città divisa in due tra ribelli e governo e teatro di continui bombardamenti.
Il bambino è stato identificato come Omran Daqneesh, 5 anni, e sarebbe uno dei bimbi feriti in un raid aereo messo a segno ieri. Un medico locale ha detto al Telegraph che Omran ha riportato una ferita alla testa, che è stata curata, ed è stato rimandato a casa.
Insieme a lui sono rimasti feriti altri quattro bambini, una donna e due ragazzi. Quattro di questi sono morti.
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…
il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)
Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…
Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri