Il “testo” è tratto da una canzone di Francesco Guccini.
Sono Eroi “quotidiani” senza divise.
Giovani che sono in grado ancora di sorridere e di indignarsi, come quel macchinista-fuochista anarchico, Pietro Rigosi – 28 anni, sposato e padre di due bambine – che lanciò a tutta velocità sui binari di Poggio Renatico, il 20 luglio 1893 la sua “macchina a vapore” verso la stazione di Bologna.
«Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva/ e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva...».
Una corsa deviata sopra un binario morto dove lui e la sua locomotiva si schiantarono contro 6 carri merci .
« Non so che viso avesse, neppure come si chiamava, con che voce parlasse, con quale voce poi cantava, quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli, ma nella fantasia ho l’immagine sua: gli eroi son tutti giovani e belli…».
Ovviamente la canzone è La Locomotiva. Correva l’anno 1972 ed usciva “Radici“.
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