Grazie alla collaborazione con l’associazione Agorà di Capo d’Orlando, i corsi per bambini e ragazzi si tengono a teatro e, a partire da gennaio 2020, La Macchina dei Sogni attiverà anche il corso adulti.
Riparte La Macchina dei Sogni, i corsi di teatro organizzati dall’associazione Nuovi Teatri e diretti dal regista pattese Stefano Molica.
L’associazione è attiva dal 2004 su Patti e hinterland, a Capo d’Orlando arriva nel 2015 trovando giovani talenti e tanto entusiasmo.
Il percorso formativo si basa sulle idee di Stanislavskij, Grotowski, Barba e mette al centro il corpo, la vera macchina dei sogni che utilizza uno spazio scenico dentro al quale può esprimersi, emozionarsi ed emozionare.
Gli allievi di Stefano Molica e Valentina Martino infatti, imparano a gestire lo spazio scenico, a lavorare sulle proprie emozioni, sull’utilizzo del corpo e, soprattutto, lavorano in gruppo: «Più importante dell’individualità – afferma Stefano Molica – è lo spirito di squadra, il senso di responsabilità verso gli altri, la consapevolezza che insieme possiamo costruire qualcosa di molto più prezioso».
Accanto al lavoro di squadra, quello sul testo e sui personaggi, importante per conoscere in modo diverso autori che a volte non si ha l’opportunità approfondire. In questi anni infatti, i ragazzi de La Macchina dei Sogni hanno portato in scena Le donne al Parlamento di Aristofane, Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde, I gemelli di Plauto, La filastrocca matta tratto da Achille Campanile, Il borghese gentiluomo di Moliere.
Grazie alla collaborazione con l’associazione Agorà di Capo d’Orlando, i corsi per bambini e ragazzi si tengono a teatro e, a partire da gennaio 2020, La Macchina dei Sogni attiverà anche il corso adulti.
La Macchina dei Sogni dimostra che il movimento teatrale non solo è vivo e dinamico: da anni ormai, grazie alla collaborazione con il Teatro dei due Mari, gli allievi di Stefano Molica hanno l’opportunità di conoscere e lavorare con artisti di fama nazionale, come Edoardo Siravo, Caterina Vertova, Renato Campese, Antonio Silvia, Paolo Cutuli e tanti altri. Il nostro territorio diventa così un ponte culturale tra realtà diverse e professionalità a volte distanti tra loro, ma volenterose di incontrarsi.
«Il nostro ringraziamento – conclude Stefano Molica – va soprattutto alle famiglie dei ragazzi che sostengono noi e il movimento teatrale. Il loro affetto e la loro spinta ci permettono di continuare a lavorare con energia e positività».
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