Cultura

LA MUSICA SULL’OCEANO – Gran finale di stagione della Filarmonica Laudamo al Palacultura Antonello

– di Corrado Speziale –

 

Domenica 12 maggio, ore 18 al Palacultura Antonello, gran finale della 98.ma stagione concertistica della Filarmonica Laudamo: due grandi maestri, Eugene Migliaro Corporon, il più grande direttore d’orchestra di fiati al mondo e l’apprezzato Lorenzo Della Fonte, dirigeranno l’Orchestra di Fiati del Conservatorio “Corelli” di Messina, interamente dedicato ai grandi compositori italiani in America. Titolo: “La Musica sull’Oceano: Quando gli emigranti eravamo noi. La Musica dei compositori italiani in America“.

Solista d’eccezione, Vincenzo Paci, primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia.

Musiche di Persichetti, Ticheli, Mennin, Gandolfi, Corigliano.

Il direttore artistico della Filarmonica Laudamo, Luciano Troja: “E’ un concerto cui tengo molto, che nasce da un’idea di Lorenzo Della Fonte, cui deve darsi il merito di aver proposto un’operazione che prevede una concreta sinergia fra i vertici della direzione nel campo delle orchestre di fiati e i musicisti del Conservatorio di Messina, con la partecipazione di un grande solista. Sarà un programma di grande interesse ed attualità, appositamente pensato per la Filarmonica Laudamo”.

Sarà un gran finale di stagione, la 98.ma per l’esattezza, della Filarmonica Laudamo, che domenica 12 maggio alle ore 18, al Palacultura Antonello, proporrà al pubblico un concerto-evento che vedrà l’esibizione di eccellenze assolute nel campo dei fiati.

Con l’Orchestra di Fiati del Conservatorio “Corelli” di Messina diretta dall’americano Eugene Migliaro Corporon, il più grande direttore al mondo di orchestre di fiati, e da Lorenzo Della Fonte, autorità di livello assoluto nel settore. Ospite straordinario, solista d’eccezione, Vincenzo Paci, primo clarinetto del Teatro “La Fenice” di Venezia.

Il titolo del concerto, già in sé, riporta alla “leggenda”: “La musica sull’oceano. Quando gli emigranti eravamo noi: compositori di origine italiana in America”.

In programma musiche di alcuni fra i più grandi compositori di origine italiana emigrati o figli di emigranti, che hanno avuto un enorme successo in America ed in tutto il mondo: Persichetti, Ticheli, Mennin, Gandolfi, Corigliano.

Un tema da leggenda, certo, ma soprattutto di grande attualità, per un concerto importante, pensato appositamente per la Stagione della Filarmonica Laudamo, che vede due grandi maestri dirigere l’Orchestra di Fiati del Conservatorio messinese.

EUGENE MIGLIARO CORPORON

Direttore del Wind Symphony e professore all’Università del North Texas.  Ha insegnato nei più importanti conservatori americani dirigendo al contempo ensemble scolastici che hanno partecipato ai Festival più prestigiosi. Eugene Corporon è anche un attivo direttore ospite e insegnante in tutto il mondo.

Apprezzato didatta, è autore della collana di libri “Teaching Music through Performance“, pubblicata in 11 volumi da GIA.

Ha registrato più di 1000 opere per orchestra di fiati, tra cui molte prime realizzando con i suoi gruppi più di 100 CD per le etichette Toshiba/EMI, Klavier, Mark, GIA, Albany, CAFUA, Naxos, Donemus, Soundmark e Centaur.

Nella sua carriera ha ottenuto tre “nomination” ai Grammy Awards.

Le sue registrazioni per la Klavier e la GIA, prima con la Cincinnati Wind Symphony, poi con la North Texas Wind Symphony, hanno fama e riconoscimento internazionale quale riferimento obbligato per la letteratura bandistica originale, e sono state recensite con toni entusiastici dalle migliori riviste musicali nel mondo.

Si tratta in effetti del più ampio e completo progetto per la registrazione della musica per fiati mai realizzato prima d’ora. Anche in ragione di questa grande opera, oltre che per l’attività concertistica, Eugene Migliaro Corporon è ritenuto il numero uno a livello mondiale nel campo della musica per orchestre di fiati.

LORENZO DELLA FONTE

Direttore d’orchestra, compositore, insegnante e scrittore, da sempre è impegnato perché alla banda (o orchestra di fiati che dir si voglia) venga riconosciuta la dignità di ensemble pienamente dotato per le più importanti espressioni artistiche.

A questo scopo ha diretto in prima esecuzione assoluta, europea o italiana opere di autori quali Husa, Corigliano, Daugherty, Williams, Grainger, Rodrigo, Tower, Botti, Hagen, Andriessen, Gaslini, Boccadoro, Gedda, Van der Roost, Horovitz, Hartley, Reed, Dello Joio, Waignein, Hidas, Golland, Wilson, Woolfenden.

Nel 2000 ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale per Direttori d’Orchestra “Prix Credit Suisse” di Grenchen (Svizzera).

È docente titolare di Strumentazione per Orchestra di Fiati al Conservatorio di Torino, direttore dell’Orchestra di Fiati della Valtellina, dell’Orchestra di Fiati dei Conservatori di Messina e Sassari, della Brass Band del Conservatorio di Torino e direttore ospite con vasta attività internazionale (quasi 700 concerti in 18 Paesi d’Europa, Nord e Sud America, Asia). È stato direttore stabile della Civica Orchestra di Fiati di Milano dal 1994 al 1997, gruppo con cui collabora come direttore ospite.

Come scrittore è autore del saggio “La Banda: orchestra del nuovo millennio” sulla storia della letteratura per fiati (Joker Edizioni), e dei romanzi storico-musicali “L’infinita musica del vento” (Casa Musicale Eco), “Chopin non va alla guerra” (Elliot) e “Il senso del tempo” (Elliot).

VINCENZO PACI

Primo clarinetto nell’Orchestra Giovanile Italiana ha svolto diverse tournée in Italia e in Europa, effettuando registrazioni per la Rai, la Radio Ungherese e per l’Unione delle Radio europee. Ha conseguito l’idoneità per il ruolo di primo clarinetto presso le orchestre del Teatro Regio di Torino, Arena di Verona, Orchestra des Jeunes de la Mediterraneè, E.U.Y.O. European Union Youth Orchestra ed ha collaborato con l’Orchestre National de France di Parigi, Qatar Philharmonic Orchestra di Doha, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma, Solisti Veneti, Radio Svizzera Italiana di Lugano, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Bellini di Catania, Teatro Massimo di Palermo.

Dal 1997 è primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia. Ha suonato sotto la direzione di Lorin Maazel, Kurt Masur, George Pretre, Yuri Temirkanov, Myung Whun Chung, Valery Gergiev, John Eliot Gardiner, Dmitrij Kitajenko, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Salvatore Accardo, Luciano Berio.
Ha registrato per Radio 3 Rai, per Sky Classica, per Dynamic, per Vermeer Digital.

Vincenzo Paci suona clarinetti “Buffet Crampon”

ORCHESTRA DI FIATI DEL CONSERVATORIO “A. CORELLI”

Costituita nel 1998, su richiesta dei docenti di strumenti a fiato, nell’ambito del Progetto d’Istituto del Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina, l’Orchestra di Fiati ne è il fiore all’occhiello. La formazione, che si è presentata per la prima volta nel 1999 alla Sala Scarlatti di Napoli, ha inciso due CD per la casa editrice Scomegna e ha eseguito diverse partiture in prima assoluta.

Il suo ampio organico – circa 90 elementi – è costituito da allievi, tirocinanti e docenti del Conservatorio messinese.  Dal 2012 è guidata da Lorenzo Della Fonte con il quale ha tenuto concerti, con la partecipazione di importanti solisti come il violoncellista Marco Scano e il trombettista Ronald Romm. Nel luglio 2014 l’orchestra si è esibita al Teatro Antico di Taormina, per Taormina Arte e, nel 2016, ha eseguito a Tindari il Circus Maximus di John Corigliano, alla presenza dello stesso compositore americano, premio Oscar. E’ stata diretta anche da Yasuhide Ito.

Redazione Scomunicando.it

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