Teatro dei tragici fatti fu via Maqueda, proprio di fronte palazzo Comitini, qui 24 persone, la maggior parte giovani, che manifestavano pacificamente contro il caro vita, furono uccise a colpi di arma da fuoco dall’esercito, nella cosiddetta “Strage del pane”.
Una pagina tragica del nostro passato ricordata con una lapide posta nell’atrio di Palazzo Comitini,
“Non c’è futuro senza memoria –ha detto in una commemorazione negli anni passati Musotto – La strage del pane è una delle pagine più amare e al tempo stesso significative della prima metà del ‘900 in Sicilia.
A sparare sui manifestanti fu un plotone di militari dell’Esercito italiano, dell’Italia del Sud, appartenenti al 139° fanteria della Divisione “Sabaudia”.
Il drammatico bilancio dell’eccidio fu di 24 morti e ben 158 feriti, tra cui donne e bambini.
Gli Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” hanno celebrato il mesto anniversario della “strage del pane”,ed è giusto reicordare che la lapide finalmente posta, anche grazie all’ostinazione du FNS, a ricordo dell’eccidio dimenticato dalla stampa del regime e dallo stesso Stato Italiano.
Fu la prima strage nell’Italia liberata dal fascismo.
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…
il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)
Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…
Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri