La straordinaria vicenda di Graziella Campagna raccontata dallo sceneggiato Rai “La vita rubata” con Beppe Fiorello
Non succede mai nulla di terribile a Saponara. Cosa può accadere in un paesino arroccato sulle montagne, in provincia di Messina, la provincia babba? Qui non esiste la Mafia e nessuno può fare del male a una ragazzina. Ma il 14 dicembre 1985, due giorni dopo la scomparsa, il corpo della 17enne Graziella Campagna è ritrovato nello spiazzale di uno fortini che sovrastano la città. Su quel cadavere straziato, i chiari segni di un’esecuzione mafiosa.
In questo libro, la giornalista Rosaria Brancato ricostruisce, con il piglio della cronista, i 24 interminabili anni di ricerca della verità giudiziaria, svelando insabbiamenti e – con essi – le collusioni, di un mondo parallelo a quello ufficiale, in cui criminali si mescolano alla gente per bene e alle istituzioni.
Ma soprattutto, con la sensibilità della scrittrice, Brancato restuisce voce alle vittime di questa vicenda: a Graziella, al fratello Pietro – l’instancabile carabiniere che non ha mai smesso di cercare la verità -, agli altri membri di una famiglia “normale” travolta dal dolore, schiacciata da un meccanismo più grande delle loro vite di cui non avrebbero mai sospettato neppure l’esistenza.
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