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Laboratori Politici? – Le grandi manovre nel centrodestra siciliano sono iniziate da qui?

 leggere Pierferdinando Casini oggi in un’intervista a Repubblica sembra che il dado sia tratto. “Questo centrodestra a trazione Salvini è inimmaginabile per i moderati, e finisce per dare a Renzi la responsabilità ma anche l’opportunità di rappresentarne una fascia sempre più ampia”. Così si esprime lo storico leader dell’Udc. Per i moderati nel centrodestra c’è sempre meno spazio.

Così se in parlamento la maggioranza che oggi sostiene il governo Renzi sembra proiettarsi in una coalizioni – grande ammucchiata –  per le prossime Politiche, anche le “Regionali” isolane sembrano andare verso questo sesno.

Il  Pd guarda ad un quartetto di liste guardata non tanto come progetto politico ma quale diga per stoppare l’avanzata grillina verso Palazzo d’Orleans.

Accanto alla lista del Partito democratico, infatti, ci sarebbe una lista del presidente, senza uscenti e con nomi della così detta società civile, una lista che metterebbe insieme il Pdr fondato da Totò Cardinale e Sicilia democratica orfana di Lino Leanza, e una lista di Area popolare con Udc e Ncd.

Gli alfaniani, oggi all’opposizione di Crocetta, sarebbero la new entry della compagnia rispetto a questa legislatura.

Giuseppe Castiglione di Ncd,  parla di un “nuovo soggetto politico di riferimento” che guarda agli elettori di Udc, Ncd, ma anche ” agli amici di Sicilia democratica”.

La lista popolare e quella di Pdr e Sicilia democratica potrebbero poi concorrere alla creazione di una lista moderata alleata del Pd alle nazionali.

In Sicilia, Cardinale lavora da tempo a un allargamento del centrosinistra a pezzi del vecchio centrodestra. Potrebbe prendere corpo una nuova Margherita, contenitore centrista alleato con Renzi.

Tra i possibili interlocutori in Sicilia ci sono le truppe di Saverio Romano, il leader di Cantiere popolare che ha rotto da tempo con i berlusconiani, e dopo aver camminato accanto a Raffaele Fitto, si è avvicinato a Denis Verdini e quindi alla maggioranza di Roma. Anche da quello che fu l’Mpa potrebbero arrivare rinforzi di marca lombardiana per la nuova area centrista alleata del Pd. Ne potrebbe venir fuori un rassemblement in grado persino di esprimere un proprio candidato alla presidenza, magari da proporre a un Pd in difficoltà dopo i colpi mediatici accusati nell’era Crocetta.

Redazione Scomunicando.it

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