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L’Acqua di BroLo Ringrazia – Libera e creativa come i giovani brolesi

Due scatti….. splendidi.

Ci avevano stupiti i “ragazzi” di “Azione ignoto” quando lo scorso 17 marzo, inserendosi in un progetto europeo, avevano scandalizzato i benpensanti con la foto, ripresa pure dal “corriere”  de “l’Italia è morta”, costruita intorno al monumento ai Caduti.

Ora tornano con due scatti, attualissimi… perfetti.

Allora la protesta creativa puntò tra ceri, fiori e cartelli, nel giorno del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, a creare dibattito, ad indicare un disagio, parlando anche di giovani inoccupati, di precari, del lavoro che non c’è, di sogni infranti.

Un protesta urbana e metropolitana che, ora come allora, testimonia, a Brolo, il vitale fermento che si respira nel paese tra le frange giovanili e non solo anagraficamente.

Un click, anzi due, gli ultimi, messi in rete anche su facebook, quelli sull’acqua libera, che ritraggono le “fontanelle” brolesi.

Due scatti che diventano il filo conduttore di un momento di crescita culturale e della voglia di dialogo e confronto che vede anche la nascita di gruppi e movimenti, soprattutto giovanili in un paese che è stato per tanto tempo “vecchio” dentro.

Scatti che diventano un momento di riflessione e di analisi al pari dei manifesti “politici” che vedevano poeti, cineasti e personaggi pubblici, promuovere la cultura, apparsi a ridosso dei seggi nelle passate elezioni; alle performances sociali, vedi le facce sorridenti degli “immigrati”, residenti nel paese, sulle facciate degli alberghi,  sul lungomare, in estate, e non ultimo alle giornate dedicate a De Andrè, Pasolini, Alda Merini, al cinema di Kurosawa e Kubrick .

Episodi tutte con personalità ed identità diverse ma che si contaminano negli spazi e nei luoghi.

Ed ancora il processo di riabilitazione storica e sociale dei braccianti condannati nel 1921 per uno sciopero; la cittadanza onoraria ad una testimone di giustizia – Piera Aiello -, una sala multimediale dedicata a Rita Atria; la loggia dei poeti omaggiata a Peppino Impastato e non ultimo le strisce pedonali decorate con gli articoli della Costituzione… ed ancora  la prossima cittadinanza onoraria ad un simbolo della nostra letteratura e cultura, che è molto di più, Dacia Maraini, l’apertura nel centro storico di una spazio d’incontro tra arte e cultura; la ricerca di punti avanzati di confronto tra amministrazione e giovani, tra cittadini e istituzione.

Tutti “episodi” svolti a Brolo in poco più di due anni, e che sono il segno di un inequivocabile fermento cuturale e di dialogo intenso, transgenerazionale, che indica la voglia di una rinascita di un paese, in provincia di Messina, consapevolmente  in crescita.

E così i mille ragazzi della perfomance artistico-storica, visti nello “sbarco dei mille” sulla spiaggia brolese diventano testimonial di un paese che guarda avanti.

Massimo Scaffidi

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