I #5stelle forniscono l’ennesima prova di come il trasformismo sta all’Italia come l’effetto scontato ed immediato di una politica che vive di potere e lo esercita per convenienze di partito.
Dopo aver vissuto per anni di campagna elettorale all’insegna del disprezzo nei riguardi della vecchia politica, spargendo veleni e bugie a più non posso oggi i 5stelle sposano il linguaggio paludato dei morotei di antico conio democristiano, ma senza qualità. Così oggi pare che il governo del paese possa incardinarsi sull’asse #PD/5Stelle.
D’emblée, senza argomenti, visioni o spiegazioni si vorrà giungere all’esperienza per poter fare un governo del Presidente della Repubblica.
Questo è il paradosso del momento: da rivoluzionari senza se e senza ma, ad un modello d’antan.
Ove urla e grida si udivano durante i tempi della propaganda demagogica per strappare qualche voto in più in chiave ‘anti’ qualcuno (#Renzi) o qualcosa (le indennità di carica) adesso lo si converte procedendo in direzione di una alleanza per realizzare un programma politico secondo schemi demagogici per fare regalie a categorie sociali in crisi, quali i pensionati e i giovani disoccupati.
Insomma anziché rivolgersi agli investitori affinché possano impiegare il know-how ad esempio dell’artigianato italiano ovvero veicolando con modalità innovative i giacimenti del patrimonio cultura ed artistico posseduto dai territori, la nuova prospettiva ci porterà a vedere la politica antica che prova a parcellizzare l’offerta per poter raccattare i consensi senza una visione complessiva di sviluppo economico e crescita civica.
Ebbene l’orizzonte evoca e delinea tempi bui senza nessuno sforzo d’intelligenza, ma solo con un impegno furbo di quanti desiderano rimanere incollati ai luoghi di potere.
Sentendo #Fico, presidente della Camera dei Deputati, uscire dal Quirinale si assiste ad una rediviva versione in politichese di dichiarazioni che non riferiscono nulla, se non la esigenza di un tempo supplementare da dedicare un nuovo tentativo di dialogo tra PD e 5stelle. Insomma il nulla è servito per essere affrontato, ispirato e concluso dal Presidente #Mattarella.
(Rino Nania / 26 aprile 2018)
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