“Si tratta di un’iniziativa molto importante per chiedere al governo regionale e a tutta la politica siciliana di prendere gli impegni e i provvedimenti necessari per costruire una strategia per la crescita e lo sviluppo della regione.”
Lo dichiara Leandro Bianco, Portavoce regionale della Rete degli Studenti Medi.
Aggiunge Bianco: “La Sicilia versa ancora in uno stato di grave crisi economica e sociale. L’economia regionale è al collasso, sono sempre di più le aziende che chiudono e sono sempre di più le persone che perdono i posti di lavoro, la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile hanno raggiunto livelli altissimi e per i giovani non si intravede nessuna speranza di futuro.
E’ una vera e propria emergenza sociale”. “Non vi è futuro per la nostra regione” – dice Bianco – “se non si programma un vero e proprio piano di investimenti, a partire dai finanziamenti alla scuola pubblica e dal sostegno al sistema regionale di istruzione per contrastare l’abbandono scolastico ormai sempre in progressivo aumento e permettere a tutti gli studenti di raggiungere i massimi livelli del proprio percorso formativo.
Occorre anche adottare tutte le misure necessarie per fermare la disoccupazione giovanile e per fare in modo che i giovani siciliani possano entrare facilmente nel mercato del lavoro ed avere un lavoro qualificato e meno precario”.
“Il 6 Giugno” – continua Bianco – “noi ci saremo e porteremo le nostre rivendicazioni a fianco a quelle dei sindacati dei lavoratori, prima fra tutte quella della realizzazione di una legge quadro regionale sul diritto allo studio, sempre più urgente e necessaria per fermare la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile in continuo aumento.
Ma anche gli investimenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici sempre più fatiscenti nella nostra regione, il rilancio delle infrastrutture e in particolare di una rete di trasporti efficace, efficiente e a misura degli studenti, la riduzione dei costi della politica, politiche di contrasto alla povertà per i giovani, le famiglie, gli anziani e i non autosufficienti, più sostegno a chi perde il lavoro e a chi non trova un lavoro, e il reperimento di risorse per gli investimenti produttivi”.
Infine dice: “Vogliamo una Sicilia diversa, che punti sulla crescita e che guardi al futuro dei propri giovani. Non possiamo più aspettare. Se non si fa questo rischiamo di andare incontro a tempi ancora più bui di quelli che stiamo vivendo”.
UFFICIO STAMPA RETE DEGLI STUDENTI SICILIA
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