L’incontro con Andrea Camilleri concluderà oggi, domenica 11 dicembre, le manifestazioni culturali susseguitesi nel Palazzo dei Congressi dell’EUR a Roma nel corso della decima edizione della Fiera nazionale della piccola e media editoria.
Più libri, più liberi quest’anno è stata inaugurata il 7 dicembre da Marco Polillo, Presidente dell’AIE (associazione italiana editori) che in apertura ha ringraziato sia la Regione Lazio, la provincia e il comune di Roma per il costante contributo dato alla fiera sia il neo sottosegretario all’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carlo Malinconico. Quest’ultimo ha incoraggiato i 411 piccoli e medi editori presenti affermando che “la cultura è un volano essenziale per il nostro Paese perché lega aspetti di carattere formativo ad aspetti di carattere economico”.
Le 300 iniziative programmate hanno visto reading poetici, concerti musicali, spettacoli teatrali e tantissimi incontri con grandi autori e con ospiti del mondo della cultura, dello sport e della scienza. La Fiera nata nel dicembre 2002 per iniziativa del Gruppo Piccoli editori di Varia dell’AIE persegue un duplice scopo: da una parte offrire una ‘vetrina d’eccezione’ nel centro di Roma e nel periodo natalizio ai piccoli e medi editori e dall’altra vuol realizzare un luogo d’incontro e di confronto per gli operatori professionali del settore.
Tanti i numeri e le percentuali emerse. Polillo ha sottolineato quanto l’anno in corso sia stato difficile per l’editoria: il 2011 (da gennaio ad ottobre) chiude con il segno meno (-0,7%) sul totale del mercato editoriale, ma al suo interno crescono del 5,7% la vendita dei libri per ragazzi ed i libri di cucina, famiglia e benessere dello 4,7%. Scende anche il fatturato della scolastica (-2,8%) e resta stabile quello dei tascabili che oggi rappresentano il 20,3% del mercato. Continua la crescita, lenta e costante, della piccola editoria che raggiunge il 13% circa dell’intero mercato editoriale.
Enrico Iacometti, Presidente dei piccoli editori di AIE ha motivato la maggior flessione delle vendite nei piccoli piuttosto che nei grandi editori oltre che per il generalizzato calo nei consumi, anche dalle scelte dei librai che nel selezionare i libri da esporre, sacrificano proprio quelli dei piccoli editori.
Fonte: www.piulibripiuliberi.it
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