Successo di pubblico alla presentazione del libro dello studioso di storia patria arch. Nino Principato
In un gremito Salone degli Specchi del Comune di Messina si è tenuta la presentazione del libro dello studioso di Storia Patria e autore di diverse monografie sui beni culturali messinesi arch. Nino Principato dal titolo: William Shakespeare e la città di Messina: un mistero lungo quattrocento anni. L’incontro e’ stato moderato dall’ avv Silvana Paratore che ha sostenuto come la figura del drammaturgo Shakespeare costituisce un patrimonio della cultura letteraria europea e mondiale. Questo libro di Nino Principato, ha aggiunto la Paratore, allarga compiutamente gli orizzonti sull’idea di uno Shakespeare italiano mentre aumentano i dubbi su Shakespeare come un autore puramente Inglese.
A promuovere la pubblicazione del libro Antony Greco Pres. Di Fincentrale S.p.a. che nel suo intervento ha motivato il suo impegno con l’intento di accrescere l’amore ed il rispetto per la città di Messina e Damiano Malfi agente di Assicurazioni e Consulente finanziario che ha sostenuto il suo non potersi esimere dal contribuire a realizzare il desiderio del’arch. Principato autore di questo libro prezioso per contenuti e cultura. A curare l’ introduzione del libro Giuseppe Previti che si è soffermato sulle ipotesi delle origini messinesi dell’ autore delle opere di Shakespeare. Un percorso, quello di Principato che condivido e con cui sono in cammino per il raggiungimento della verità, ha concluso Previti. Ospite d’onore dell’ evento lo studioso ed appassionato di Shakespeare Saul Gerevini di Massa Carrara che ha parlato della relazione tra le opere del rinascimento italiano e le opere di Shakespeare grazie alla mediazione di John Florio. Gerevini si è altresì soffermato sulla relazione conflittuale che ricorre tra J.Florio e Thomas Nashe, famoso letterato di quell’ epoca: conflitto da cui emergono, ha aggiunto, le prove che J.Florio e’ l’ autore principale delle opere di Shakspeare.
A concludere i lavori l’ autore arch. Nino Principato che ha affrontato con dovizia di particolari le varie ipotesi e gli innumerevoli intrecci che mettono in luce il possibile legame di William Shakespeare con la Città di Messina. Il libro, è stato sostenuto, intende dare un contributo per una riflessione su alcuni aspetti ancora oscuri della vita e delle opere del Bardo, fermo restando che la sua grandezza , chiunque possa essere stato, non è minimamente scalfita.
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