Con il primo incontro online di mercoledì 2 febbraio ha avuto inizio il progetto “Tyndaris Agorà Philosophica”, Festival della filosofia e della cultura classica per una cittadinanza consapevole, promosso dal Liceo Vittorio Emanuele III di Patti, in collaborazione con la Società Filosofica italiana.Questo primo appuntamento, coordinato dalla prof.ssa Marilia Gugliotta, in collaborazione con gli istituti liceali del territorio, della provincia di Palermo e della Calabria, ha avuto come ospiti la prof.ssa Francesca Gambetti, Segretario nazionale della Società Filosofica Italiana, Presidente della Società Filosofica Romana e Membro del comitato organizzativo italiano del 25° congresso mondiale di filosofia ed Emidio Spinelli, Prof. Ordinario Storia della filosofia antica presso l’Università la Sapienza di Roma, Prorettore al diritto allo studio presso l’Università la Sapienza di Roma, Presidente Società Filosofica Italiana e Presidente del Comitato organizzativo italiano del 25° congresso mondiale di filosofia.Nomi eccellenti per un progetto tematico di grande spessore e che ha avuto come tema il rapporto tra Logos filosofico e dramma politico.L’etimologia della parola Logos, in endiadi perfetta con il termine Politéia, attraverso l’analisi della prof.ssa Gambetti, ha offerto l’opportunità di un approfondimento diacronico sulla filosofia del linguaggio sviluppatasi nel corso della seconda metà del Novecento, rilevando la superiorità dell’elemento distintivo dell’uomo che è la capacità naturale di generare un linguaggio e dell’agire comunicativo, già oggetto di disamina da parte dei grandi filosofi greci, da Socrate in poi. Superando l’astrattismo speculativo, la riflessione sul linguaggio ha consentito ai numerosi partecipanti di riflettere sull’alto valore etico della parola poiché essa rimanda ai rapporti di uguaglianza e libertà tra i cittadini e il cui valore universale è fondato sulla correttezza, la verità, la veridicità e la comprensibilità.La partecipazione democratica dell’individuo alla vita sociale richiede pertanto, come esigenza educativa nel contesto attuale, la conoscenza di molte parole, riconoscendone il loro potere, difendendone il diritto e rispettandone il dovere.Da tale riflessione ha tratto spunto il prof. Spinelli per presentare la figura poco nota di Giuseppe Rensi, intellettuale inviso al regime fascista e la cui “filosofia inconsueta, fu ostilissima ai più, i quali vogliono dormire pacifici nel letto morbido delle soluzioni conclusive”. Dal confronto con l’esperienza siciliana di Platone l’analisi dell’esperienza biografica di Rensi ha consentito non solo la scoperta di un pensatore acuto che sostenne la legittimità della legge contro l’affermazione dei regimi tirannici, ma anche e soprattutto di valutare la necessità impellente di una Paidéia filosofica che stia alla base della partecipazione politica consapevole, poiché anche oggi, come per Platone, “il dramma politico è quello del pensatore disinteressato, coscienzioso e retto, che vede le proprie idee miserevolmente sciupate dal modo con cui gli uomini incapaci, avventati, improvvisatori, ciarlatani procedono a tradurle in pratica”.Nunziatina Bartolone – Liceo Vittorio Emanuele III –
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