La proposta di legge, dal titolo “Rifiuti Zero: verso una vera società sostenibile”, è stata illustrata stamani in conferenza stampa nella Sala Ovale del Comune di Messina da Beniamino Ginatempo, componente del comitato scientifico nazionale LIP Rifiuti Zero, e dagli esponenti provinciali della Rete Egidio Maio e Francesco Cancellieri.
Il primo passo è la separazione alla fonte, cui fanno seguito la raccolta porta a porta, il compostaggio, il riciclaggio, la riduzione dei rifiuti, il riuso e la riparazione, la tariffazione puntuale, il recupero dei rifiuti, il centro di ricerca e riprogettazione, per concludersi, il tutto, con l’azzeramento dei rifiuti. Partendo da questi dieci passi come paradigmi per la riuscita del progetto, ci si trova dinnanzi ad un ventaglio di effetti benefici che trovano applicazione nella sostenibilità, nell’ambiente, nella salute, nella partecipazione ai processi decisionali sulla gestione dei rifiuti, e, dulcis in fundo, sull’occupazione nel settore con tanti nuovi posti di lavoro.
“La legge che proponiamo, basata sulla strategia rifiuti zero di Paul Connet, mira a convincere i cittadini a produrre una crescita culturale della società nella direzione della sostenibilità ambientale. Serve, infatti, a razionalizzare, mettere ordine nel mondo dei rifiuti, dove c’è il caos” ha detto Beniamino Ginatempo introducendo l’incontro con la stampa.
Prende poi ad esempio la situazione locale con le relative implicazioni economiche: “La provincia di Messina produce 350.000 tonnellate di rifiuti l’anno. Uno studio di una società di consulting – dice Ginatempo – ha valutato che un milione di tonnellate di rifiuti valgono qualcosa come 36 milioni di euro e porterebbero oltre 2000 posti di lavoro. Si tratta solo di recuperare quei materiali reinserendoli in cicli virtuosi, la cosiddetta filiera dei rifiuti, e così generare reddito”. A livello locale, pertanto, se ne desume il rapporto in ragione di un terzo ed anche più.
L’esponente di Rete RZ tocca anche il tasto delle salatissime tasse sui rifiuti, accennando alle ultime novità: “La TARES, che sarà introdotta a Dicembre, è una delle tasse più inique che si possano immaginare. Viene conteggiata in ragione dei metri quadri e non tiene assolutamente conto dei cittadini virtuosi che riducono i rifiuti. La TARSU, al momento, copre il 50 per cento dei costi. Lo scopo della TARES è invece quello di riportare quei costi a zero. A Messina, così, la bolletta dei rifiuti sarà più che raddoppiata”.
In questi tempi, l’impegno della Rete Rifiuti Zero di Messina non si è limitato solo alla raccolta firme per la legge, ma si è mossa proficuamente anche a livello comunale.
Francesco Cancellieri, nel proprio intervento, parla subito dell’impegno immediatamente successivo al Firma Day: “Il giorno dopo, Lunedì 15 Aprile, ci sarà al Comune, nella Sala del Consiglio, la presentazione della Delibera verso Rifiuti Zero. Il nostro obiettivo è la salvaguardia ambientale, è a questo che dobbiamo tendere. Ci vuole contestualmente valutazione ambientale e monitoraggio, azione e controllo di ciò che si fa”.
Egidio Maio ha impostato il proprio intervento sul piano essenzialmente politico: “Questa è una rivoluzione culturale che parte dal basso, perché fino a questo momento la politica in generale ha affrontato questo tema con difficoltà. Dobbiamo strappare dalle mani delle organizzazioni malavitose questo business. Per questo – ha proseguito Maio – stiamo mobilitando 60 milioni di cittadini per rivoluzionare questo sistema. E’ una questione di democrazia. Basta alle discariche ed agli inceneritori, trasformiamo i rifiuti in risorse”.
Corrado Speziale
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