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L’IRA DI NELLO – Il voto segreto, la maschera dei vigliacchi

All’Ars bocciata la riforma rifiuti. Il voto segreto, quello dei franchi tiratori, mette in minoranza Musumeci. Ed il presidente sbotta, in una filippica, ad di là del giudizio sul quel voto, condivisibile. Parliamo dell’inutilità del voto segreto ma sopratutto il ruolo degli “infami” e dei farisei della politica.

A prescindere dal merito della questione politica e dalle  scelte morali, etiche, di principio che ne hanno determinato il voto non si può non condividere lo sfogo del Presidente Musumeci sul “voto vile”, quello dei franchi tiratori, che  hanno fatto assottigliare  il consenso intorno alla sua proposta e determinato una maggioranza che non riesce a fare squadra attorno a lui facendo prevalere personalismi, ripicche. Ma non è sul valore politico di quel voto ma sulla considerazione che ancora oggi si teme a metterci la faccia sulle scelte che si fanno. Questa è la vergogna.

Le reazione – alcune – nel dopo voto di ieri quando è stato bocciato l’articolo 1 della legge con il voto segreto e il Presidente Musumeci se l’è presa proprio con tutti.

Quanto accaduto nei giorni scorsi all’ARS con il ddl rifiuti è l’ennesima prova delle difficoltà di una Giunta che non trova spazi di consenso in sala d’Ercole. Sarà stato per il voto segreto contro il quale si scaglia Nello Musumeci, sarà stato per via delle assenze, qualche franco tiratore, i congedi di sei deputati della maggioranza, fatto sta che la legge di riforma è stata affondata fin dal primo articolo (voto segreto: 29 favorevoli, 30 contrari).

L’ira di Nello Musumeci:

“La legge sui rifiuti che deve mettere ordine e contrastare la criminalità organizzata non si può fare con un Parlamento che si nasconde dietro il voto segreto. Chi è che non ha il coraggio di metterci la faccia insieme al nome e cognome? Chi vuole nascondersi dietro uno strumento di viltà? Dopo un anno dalla presentazione del disegno di legge sulla riforma da parte del governo e ventinove sedute di Commissione, una parte dell’Assemblea regionale ha deciso di bloccare tutto. Qualcuno, fuori dal Palazzo, brinda e ringrazia”.

La presa di posizione di Claudio Fava dal Misto:

“Il Governo regionale ha scelto la strada dello scontro in Aula ed oggi esce sconfitto grazie alla propria debolezza mista a supponenza. La verità è che il disegno di legge sulla governance dei rifiuti era confusionario e inadeguato (come dimostra la lunga teoria di emendamenti presentati dallo stesso esecutivo) e soprattutto non affronta nessuno dei temi strutturali sul tema della gestione dei rifiuti. Davanti alla manifesta mancanza di tenuta della sua maggioranza, Musumeci, invece di interrogarsi sui propri errori, pensa di inveire contro le opposizioni, le stesse che da settimane chiedevano di poter affrontare una discussione in Commissione, che proprio il Governo ha impedito”.

E in replica alle parole del Presidente Musumeci, Fava aggiunge

“Chi brinda e ringrazia sono i padroni delle discariche private, in assenza di un Piano sui rifiuti che con il Disegno di legge presentato dal Governo non c’entra un fico secco.Da due anni – prosegue il Presidente dell’antimafia regionale – il Governo non ha la forza né la maggioranza per portare in Aula un vero Piano e intanto autorizza 1,8 milioni di metri cubi in più alle discariche dei Leonardi e proroga di dieci anni la concessione all’Oikos. I soliti noti fuori dall’Assemblea Regionale brindano al governo Musumeci e alla sua inettitudine.”

Carmelo Pullara, capogruppo dei Popolari-Autonomisti all’Assemblea Regionale Siciliana:

“La bocciatura dell’art.1 del Disegno di legge sui rifiuti è un dispetto non alla maggioranza di governo ma all’intera Sicilia. Questo parlamento, tutto, è stato eletto dai siciliani con la speranza di portare la Sicilia fuori dal disastro ereditato dal Governo Crocetta, nel settore dei rifiuti come su tanti altri fronti.Oggi invece l’opposizione, con la richiesta del voto segreto, ha certificato che preferisce mantenere lo status quo.Non possiamo accettarlo e chiediamo al Presidente Musumeci di mantenere viva la speranza per un futuro migliore della nostra terra.Alle opposizioni chiediamo responsabilità perché non è con “il tanto peggio, tanto meglio” che si fanno gli interessi della Sicilia”.

Un muro contro muro fra esecutivo e opposizioni non giova.

“È vergognoso – ha detto il capogruppo del Partito democratico Giuseppe Lupo – che il governo si sia rifiutato di rispondere in aula alle richieste di chiarimento dei deputati su chi dovrà pagare i due miliardi di debiti accumulati dai vecchi Ambiti Territoriali Ottimali in liquidazione. La verità è che con questo disegno di legge il governo Musumeci scarica i debiti sui comuni mandandoli in dissesto e facendo pagare il conto ai siciliani. Noi abbiamo votato contro l’articolo 1, così come avevamo largamente anticipato, – ha aggiunto il deputato PD – perché non tiene conto delle nuove direttive europee che riguardano l’economia circolare, ma non mi sorprende che alcuni deputati della maggioranza abbiano responsabilmente votato contro la riforma ascoltando la voce dei sindaci e dei cittadini”.

Il Gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana:

“Stasera si è consumata una delle peggiori ipocrisie dell’opposizione a trazione Pd e M5S, per evitare che il Governo mettesse ordine a una condizione disordinata del sistema rifiuti in Sicilia. Si sono arrampicati sugli specchi parlando di piano di rifiuti o di altri specchietti per le allodole. La riforma serve adesso, per razionalizzare un sistema che oggi è carente in tutta la Regione, la quale è sull’orlo di un’emergenza ambientale, dovuta all’esigenza di pianificare una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti, che solo tale riforma può garantire”. “Questa per la Sicilia è una riforma epocale – conclude il Capogruppo Tommaso Calderone – e proprio per questo non dovrebbe esserci maggioranza e opposizione perché tutti dovremmo remare dalla stessa parte per il bene dei cittadini. La cosa più indecente – e mi attiverò nelle opportune sedi affinché questo venga abolito – è il voto segreto, il quale mortifica la Sicilia e il Parlamento siciliano. Bisogna sempre avere il coraggio delle proprie scelte, senza mai nascondersi dietro al voto segreto”.

Coglie in pieno il momento politico del governo siciliano l’onorevole Nino Germanà. Il deputato forzista, dal suo profilo social punta dritto al cuore dellaquestione

“Voto segreto o personalismi e ripicche…..qual è il problema ? Il ciclo dei rifiuti in Sicilia è uno dei principali problemi da risolvere ed è davvero triste vedere un parlamento che utilizza il voto segreto per la bocciatura di un tentativo di riordino del settore. Ma a prescindere dal merito della questione è ancor più triste vedere assottigliarsi il consenso che abbiamo dato al Presidente Musumeci a causa di una maggioranza che non riesce a fare squadra attorno a lui facendo prevalere personalismi, ripicche.

È necessario ripartire dalla gente che ci ha votato e che non si aspettava nuovi eroi, ma pretendeva una buona stagione politica di rilancio dell’isola che può essere ancora realizzata”.

Redazione Scomunicando.it

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