Così il sindaco di Brolo, interpretando il dolore e lo sconcerto dell’intera comunità per la scomparsa di Paolo Gullà ha proclamato un momento di raccoglimento collettivo nel giorno delle esequie.
La proclamazione del lutto cittadino è un atto partecipato dalla Presidenza del Consiglio e dalla Giunta Comunale.
Con tale decisione è dunque prevista la sospensione di ogni attività in tutti gli uffici pubblici, osservando tre minuti di silenzio consecutivi, e c’è l’esplicito invito ad organizzare iniziative di riflessione sul tragico avvenimento.
Sarà prevista anche la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, delle imprese e delle attività artigianali con l’abbassamento delle serrande, in concomitanza con la cerimonia funebre e l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici comunali e pubblici.
Un momento in cui tutto il paese abbraccerà, e mi auguro che in tanti saranno in chiesa, il dolore di questa famiglia sconvolta dal lutto più grande che si possa immaginare, sopravvivere alla perdita di un figlio.
La morte di Paolo ci sconvolge.
Ci lascia attoniti, al di là della perdita umana.
Avevamo nutrito la speranza, avevamo invocato un miracolo, avevamo pregato … ma sapevamo che tutto era legato al flebile filo di un destino che è stato avaro.
Una sogno che si spezza.
Un pezzo di quella meglio gioventù di Brolo che ci lascia.
Ma Paolo, al di là della retorica, ci dà un esempio.
Ha lottato per riamanere, per vivere, ha tenuto duro, per giorni, ci ha dato la speranza.
Questo è il messaggio più bello, un testamento giovane, fresco, che deve darci la speranza, la voglia di lottare.
Lui era uno sportivo, correva, sorrideva, rideva con tutti.
Mancherà ai suoi cari, agli amici che lo ricorderanno sempre, ma ci ha detto, in questi sei giorni dove tutti siamo stati in apprensione per lui, che bisogna lottare, non mollare mai, fino ala fine ed è questo che lui ci ha sottolineato, e che noi terremo ben fermo nella nostra mente e nel nostro cuore.
Noi adulti per costruire il paese che lui voleva
Voi ragazzi per lottare affinchè quello che sperate, che vi spetta, i “grandi”, gli “adulti”debbano darvelo.
Paolo resterà nei nostri cuori
Ora è il tempo del dolore, del distacco, di comprendere che il dolore di una famiglia è quello di un’intera comunità perché Paolo era uno di noi.
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