Gerardo Sacco nasce a Crotone nel 1940. Ancora adolescente trova lavoro presso un piccolo laboratorio orafo dove scopre la sua vera vocazione: plasmare e modellare l’oro e l’argento. Dopo aver appreso i fondamenti dell’arte orafa, si reca a Valenza per migliorare e perfezionare le tecniche e i processi di lavorazione dell’oro. Tale esperienza lo arricchisce e lo spinge a ritornare nella sua città per fondare la propria “ditta artigianale”.
Nel 1963 inizia la produzione aziendale: all’interno del suo “laboratorio-bottega”, Sacco recupera i processi di lavorazione del passato e si specializza in uno stile che affonda le proprie radici nella cultura magno-greca nonché nella tradizione contadina del Mediterraneo. Nello stesso anno realizza il suo primo campionario, con il quale conquista il 1º premio alla mostra dell’artigianato orafo di Firenze e l’Oscar dell’Artigianato alla mostra di Sanremo. Questi primi successi nazionali pongono Sacco all’attenzione del settore orafo per prodotti originali e nettamente distintivi, rendendolo oggi l’orafo calabrese più noto in Italia e all’estero, in virtù anche della sua particolare affinità con personaggi della cultura e dello spettacolo.
Oltre che nel Complesso del Vittoriano di Roma e all’interno dei Musei Vaticani, i manufatti di Sacco trovano spazio in grandi eventi organizzati da diversi Istituti italiani di cultura all’estero: come quelli di Bruxelles, Lisbona, Copenaghen e Madrid. I suoi gioielli hanno esaltato il fascino femminile di grandi dive in svariate produzioni cinematografiche, teatrali e televisive: da Liz Taylor a Isabella Rossellini e da Monica Bellucci a Elena Sofia Ricci. Nel 2001 i due figli e la figlia sono entrati nella gestione aziendale.
Notizie da Wikipedia
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