Nel corso della sua testimonianza Amato è tornato al giugno del 1992 quando il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, gli affido’ il compito di formare un nuovo governo dopo il governo Andreotti che aveva avuto Claudio Martelli ministero della giustizia e Enzo Scotti agli Interni. Fui convocato al Quirinale il 28 giugno ha risposto Amato al pm Nino Di Matteo con una lista ben precisa di chi avrebbe dovuto fare il ministro. Durante le consultazioni, mi confrontai con l’allora segretario Dc Forlani, al quale feci presente l’opportunita’ di non scegliere nomi di soggetti colpiti da provvedimenti giudiziari legati a Mani Pulite o potenzialmente colpibili. L’attuale giudice della Consulta ha proseguito affermando che Scalfaro condivise le mie scelte e a Mancino ando’ all’Interno perche’ era un nome che mi tranquillizzava, era una persona solida. Martelli rimase alla Giustizia mentre Scotti, con il quale avevo un rapporto di amicizia tale che se avesse dubbi personali sul fatto che non era piu’ agli Interni me li avrebbe comunicati, andò agli Esteri. (ANSA)
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