Lo sa bene Valeria Grasso, imprenditrice palermitana, come si paga il coraggio. Ha denunciato i propri aguzzini e si ritrova minacciata e sul lastrico proprio a causa delle sue denunce. Ha lanciato numerosi appelli sia a Confindustria che a uomini di Governo e persino al Presidente della Repubblica, ma non ha mai ricevuto risposta.
“Io ho denunciato e sono stata abbandonata da tutti – prosegue Valeria Grasso -, quindi non accetto le parole di Lo Bello. Vorrei capire qual è l’aiuto che il presidente di Confidustria Sicilia offre ai siciliani, visto che io da lui sono stata del tutto ignorata, e capire a quale categoria appartengo: ho paura o sono collusa? Nessuna delle due – dice Grasso -, io appartengo a quella categoria di imprenditori, e ce ne sono tanti, che hanno denunciato il racket e sono rimasti completamente soli. Questa categoria il sig. Lo Bello finge di non conoscerla, evidentemente. Sono stata invitata al Parlamento europeo da Sonia Alfano e lì ho incoraggiato cento giovani italiani a denunciare – conclude – ma non posso nascondere che è facile perdere la fiducia nelle istituzioni e lasciarsi travolgere dall’amarezza”.
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