Malasanità? – 19 indagati a Patti dopo la morte dell’autotrasportatore di Brolo

La Procura pattese ha aperto un fascicolo. Ora il sostituto Procuratore della Repubblica la dottoressa Rosanna Casabona, dopo la denuncia dei familiari, vuol saperne di più. In mattinata intanto  dopo l’autopsia, la salma di Cono Campo è stata affidata ai parenti. I suoi funerali  si svolgeranno a Brolo domenica mattina.

Aveva 48 anni, giovedì scorso era rimasto vittima di un incidente stradale, scivolando sull’asfalto mentre conduceva la sua moto. Sembra quale conseguenza indiretta di una manovra errata del conducente di un altro automezzo.

Di fatto – è stato detto – che Cono Campo aveva cercato di evitare un furgoncino … credendo che quello era il peggio, ma non riuscendo alla fine di evitare la scivolata sull’asfalto.

Un incidente banale, se si vuol proprio dire.

Quindi il ricovero in ospedale di Patti.

Dal pronto soccorso è stato trasportato in corsia per gli accertamenti di rito.

Contusioni, ematomi, e qualche costola rotta.

Cinque giorni di ricovero, al momento delle dimissioni, mercoledì, il sopraggiungere di lancinanti dolori al torace, poi all’addome, mentre il polso “si perdeva”, quindi l’improvviso, sotto gli occhi dei medici, arrivo della morte.

Immediatamente i familiari, ancora increduli, hanno paventato il sospetto che qualche cosa si era inceppato nella macchina sanitaria dell’ospedale e la successiva denuncia alla Procura tramite i carabinieri.

Stamani l’autopsia, un passaggio importante per definire la reale causa della morte, dare elementi certi all’indagine avviata dalla Procura escludere o accertare che la morte del giovane autotrasportatore brolese  – noto a tutti e stimatissimo nel paese – sia dovuta alla perforazione della milza da parte di una costola incrinata. Tesi accreditata da tanti.

In attesa degli esami necroscopici – ma il patologo forense potrebbe anche prendersi mesi per completare gli esami del caso -, la Polizia Giudiziaria su disposizione del Magistrato a posto sotto sequestro  -secondo alcune indiscrezione degli stessi parenti – gli incartamenti, i referti, le note di ricovero e  la sua cartella clinica.

Atti sui quali sono segnati interventi, terapie e analisi al quale era stato sottoposto il Campo.

Accertate e identificate anche tutte le identità del personale medico e paramedico – si parla di diciotto unità, oggi tutte al centro dell’indagine ma questo non vuol dire assolutamente che abbiamo o meno delle responsabiltà dirette nel fatto accaduto  – che si è interfacciato nei giorni di ricovero con l’autotrasportatore.

Rimangono intanto troppi dubbi sulle cause della sua morte.

E tutti si chiedono ora di saper la verità.

 

Redazione Scomunicando.it

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