Categories: Cronaca Provinciale

MALTEMPO – Ritorna la normalità sui Nebrodi

Passata la notte di paura sui Nebrodi, ma la situazione rimane  rischio. Il cielo appena più sgombro dai nuvoloni, neri e zeppi d’acqua di ieri, sembra rassicurare i tanti che questa notte hanno temuto il peggio. Quindi torna lentamente alla normalità dopo le frane e  gli allagamenti di ieri. In giornata dovrebbe riaprirsi al transito la strada provinciale Ponte Tre Archi-Galati Mamertino, chiusa da ieri pomeriggio per l’esondazione del torrente Zappulla che ha fatto impaurire, per l’ondata di piena, anche gli abitanti di Rocca di Caprileone. Infatti si è temuto che tracimasse all’altezza dell’area industriale, vicino la statale.
Galati Mamertino, di fatto è stata  praticamente isolata visto che una frana sulla provinciale di Longi ne impediva il percorso alternativo rimanendo solo quello verso Tortorici. Ma in quest’area le cose non vanno per il meglio.
Sabato è entrata in azione l’unità di crisi comunale, e si sta lavorando per mettere in sicurezza la strada interessata dalla frana in località Pagliara. Le pale meccaniche lavorano anche a Capo d’Orlando, sia sulla Statale 113, in contrada Testa di Monaco, invasa dalla solita  frana. L’Anas ha assicurato che domani tutto tornerà alla normalità, ed intanto la viabilità si è spostata sulle provinciali e comunali che “tagliano” da Naso. Ma anche qui la situazione è compromessa, in quanto la viabilità compromessa lo scorso anno, di fatto è rimasta “imbalsamata” tra restringimenti viari, manto sconnesso, segnaletica inesistente.
Un’abitazione è stata dichiarata inagibile e quindi evacuata in contrada Irianni, nel comune di  Sant’Angelo di Brolo mentre anche Acquedolci conta i suoi danni dopo alcune tracimazioni dei  torrenti Rosmarino e Furiano.
Sotto il profilo politico si registra la dichiarazione dell’assessore provinciale alla viabilità, Rosario Ventimiglia che pare abbia inoltrato richiesta alla Regione per la proclamazione dello stato di emergenza denunciando la necessità degli interventi negli alvei dei torrenti “lo stato di emergenza servirebbe a superare gli ostacoli burocratici che sino ad oggi hanno impedito la rimozione di veri e propri boschi che con gli anni sono sorti nell’alveo dei torrenti”. Polemico,  a ragione, Carmelo Rizzo Nervo, sindaco di Tortorici  che denuncia come le richieste d’intervento, per la pulizia dell’alveo del fiume, è rimasta lettera morta dietro la burocrazia.
Di fatto all’ingresso del paese nella’rea di Fiume grande” si è temuto il peggio, e l’assessore Galbato ha denunciato come per ore, nella mattinata di sabato, nessuno ha risposto alle richieste d’aiuto provenienti dall’Unità di Crisi.

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