“Mi sono impegnato in campagna elettorale – dice- ed è giusto che esterni ai miei concittadini le mie perplessità facendomi anche portavoce degli umori che si colgono in giro e che spesso non riescono a raggiungere i piani alti del palazzo”.
Solo valutazioni politiche quelle di De Prisco che, per ora, par di capire, non vanno oltre i perché.
Non è un “blitz” a sorpresa, magari camuffato da un “sorriso” ma tredici semplici punti di domanda che definisce da “umile cittadino”(noi aggiungiamo attivo) che spaziano quasi a 360 gradi.
Eccoli:
1) Cosa si è fatto per favorire gli imprenditori locali?
2) Quanti sinagresi lavorano o hanno lavorato grazie ad iniziative intraprese dall’amministrazione?
3) Perché la politica a Sinagra continua a dividere?
4)Quali sono le grandi opere e i progetti intrapresi dall’amministrazione di cui si è tanto parlato in campagna elettorale?
5) Quanti professionisti locali hanno lavorato dal 2012 ad oggi?
6) I 6000 campanili sono 6000 anche per Sinagra?
7) Per la sicurezza del territorio cosa si sta facendo, si aspetta forse un’alluvione prima di pulire il fiume e i torrenti?
8)Le telecamere del Comune funzioneranno confronti di eventuali malintenzionati?
9) Qualcuno pensa seriamente al risparmio energetico?
10)Il ponte dei cigni è destinato a chiamarsi “ponte dei sogni” ricordo di una foto?
11) Cosa si fa per le strade interne?
12).Il “turnover” politico è roba solo da nazionale di calcio, manca forse la fiducia?
13)Perchè la nostra squadra ha perso pezzi?
Non saranno certo i 10 punti che, al tempo, “La Repubblica” pose invano a Berlusconi ma, con i dovuti raffronti e le proporzioni, magari ci si avvicina.
Enzo Caputo
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