Nei giorni passati Legambiente Nebrodi dopo un’accurata analisi aveva definito il depuratore consortile Eco3, che tratta le acque reflue urbane provenienti da Brolo, Piraino e Sant’Angelo di Brolo, tra i pochi impianti ben funzionanti dell’intera provincia messinese.
Carte alla mano, le analisi chimico-fisiche e microbiologiche che sanciscono l’attività di depurazione del depuratore sono ineccepibili. E così i responsabili dell’associazone ambientalista davano un giudizio positivo sull’impianto, ma nonostante questo le lamentele di chi ha usufruito in queste settimane delle spiagge e sopratutto del mare nell’area che da Sant’Agata porta a Patti, hanno puntato il dito su un mare spesso sporco, su schiumette di dubbia provenienza, sulla presenza di chiazze oleose, su strati galleggiamenti oltre chè, anche questo un indice di grave rischio, delle quantità industriali di palstica abbanonata, inquinanti e pericolose
Ma tornando alla situzione delle acque marine.
La loro “sporcizia” è un dato oggettivo che cozza sull’efficienza dell’impianto consortile, ne vanifica la sua funzione ottimale e oltragia il lavoro professionale di chi opera, tra non poche difficoltà, affinchè quest’impianmto sia perfettamente operativo.
Enzo Bontempo presidente di Legambiente Nebrodi, circolo intitolato a Tiziano Granata, ha dato vita all’Osservatorio sullo stato degli impianti di depurazione e sulla qualità delle acque di balneazione e su questo punto è chiarissimo.
Così se Bontempo da un lato evidenzia quell’attività di sensibilizzazione messa in essere da parte degli amministratori locali, e sopratutto dei cittadini e dai circoli culturali e sociali più sensibili alla querstione dell’inquinamento dell’ambiente e delle coste, non dimenticando la rete dei controlli effettuati ormai quotidianamente, dall’altro indica le carenze e le zone d’ombra che determinano ancora il concreto rischio di inquinamento..
” Il mare “sporco” – ha detto in una recente intervista Enzo Bontenpo – che a volte si presenta agli occhi dei bagnanti dell’area interessata al depuratore consortile Eco3 è dovuto a due ordini di fattori: il primo riguarda il cattivo funzionamento delle pompe di sollevamento che convogliano i liquami fognari al depuratore. Quando queste pompe vanno in tilt, scaricano i reflui direttamente a mare i liquami; il secondo fattore è riconducibile alle precarie condizioni in cui versano i depuratori e le condotte dei liquami fognari dei comuni limitrofi.
Quello che è certo e che tutti i liquami che giungono nell’impianto ECO3 vengono depurati perfettamente, uno dei pochi impianti efficienti in tutta la provincia di Messina, tanto che Legambiente Nebrodi l’ha preso a modello.
Poi Bontempo, parlando specificatamente di Piraino e di Gliaca di Piraino, impietosamente aggiunge: Le pompe di sollevamento che convogliano i liquami nelle condotte verso il depuratore, dovrebbero essere due, quando una non funziona (generalmente per il troppo sovraccarico) dovrebbe immediatamente entrare in funzione l’altra. Quando queste si bloccano, il più delle volte perché non viene fatta la giusta manutenzione, i liquami fuoriescono da condotte d’emergenza che scaricano sulla spiaggia o direttamente a mare.
Per Bontempo i problemi comunque restano in buona parte relegati agli impianti di convogliamento che in condizioni di sovrappieno della stazione di sollevamento vedono le pompe andare in tilt, con la conseguenza che i reflui finiscono, senza nessun trattamento depurativo, direttamente sulla spiaggia, in mare o nella vecchia condotta sottomarina del comune di Brolo.
Poi parlando di Gioiosa Marea evidenzia che qui: “ il problema riguarda il vecchio ed inadeguato impianto di Zappardino, sequestrato negli anni passati dalla magistratura, che fa solo il trattamento primario, grigliatura e vagliatura dei reflui con una depurazione scarsa o nulla, riversando i liquami al largo con la condotta sottomarina.Quindi, quando la corrente marina e nord/nord-est, cioè da levante verso ponente, quei liquami arrivano a Gliaca.”
Nel caso opposto si spostano verso la zona del centro del paese, qualla della stazione, e poi dilagano verso Calavà
In quella zona – spiega Enzo Bontempo parlando di Piraino – ci sono diversi residence e villaggi turistici ed i controlli andrebbero estesi anche a queste strutture, in maniera costante, aggiungiamo noi, e sopratutto durante le mareggiate. Accertamenti che Legambiente chiederà ai sindaci alla prossima riunione dell’Osservatorio.
Con la stagione balneare ormai in dirittura d’arrivo, è bene pensare alla prossima.
Ma pensarci in tempo. Da subito.