La sorella del giudice Falcone è passata dalla città delle ceramiche per salutare l’amministrazione comunale e tuffarsi tra i colori e il fascino di palazzi e musei.
Maria Falcone ha lasciato per qualche ora Palermo e la sede della Fondazione dedicata al fratello Giovanni, una villetta in via Serradifalco sequestrata a un boss di Cosa nostra. Quest’anno, il 25esimo dalla strage di Capaci, sono stati e sono tanti gli impegni e gli appuntamenti della Fondazione Falcone che a settembre riparte dalla scuola, con centinaia di progetti di e sulla legalità.
La professoressa Falcone, sempre elegante e brillante, ha vissuto i suoi 81 anni tra passione civile, impegno, e banchi di scuola. Ha, infatti, insegnato diritto a migliaia di studenti siciliani.
A S.Stefano ad amministratori e dipendenti comunali ha raccontato del suo tempo accanto a fratello Giovanni, e della sua totale e continua dedizione alla lotta contro la mafia.
Maria Falcone ha visitato il MUDIS, museo diffuso di arte stefanese, che ha sede a palazzo Trabia e poi, “scortata” dal dirigente Calogero Antoci e dall’ex alunno ormai diplomato consentino anche il liceo artistico “Ciro Michele Esposito”.
La domanda rivolta al presidente del consiglio Marila Re è stata diretta, “funziona questo comune?”. La Re non ha avuto neanche il tempo di rispondere, Maria Falcone ha continuato dicendo “coraggio giovani, vivete le istituzioni con impegno, passione e legalità”.
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