“..E proprio mentre il cuore t’abbandona che sembra che ti sfugge un sorriso, dal cielo Dio s’affaccia e ti perdona e t’apre un pezzo di paradiso..”
10 come il giorno in qui è nato. 10 come la data della sua morte, nel 2001, a marzo.
Massimino, come lo chiamavano i suoi amici-camerati, è stato un cantautore, da qui l’essere inteso “il De Gregori Nero”, ma è stato anche un imprenditore, per molti “un terrorista” certamente un militante nazional-rivoluzionario. È stato un punto di riferimento culturale dei movimenti politici dell’estrema destra italiana e, con Roberto Fiore, il cofondatore del movimento Forza Nuova.
Per ricordarlo ecco dieci frasi tratte da interviste e canzoni.
E portati tanto coraggio | che la paura ci farà tramare | anche se in fondo alla meno peggio | quando succede ti potrò abbracciare.
da Figlia della luna
Ma se l’Europa sarà solo usura | ed è per questo che non la vogliamo | e voi conoscete solo la paura | allora sappiate noi non ci stiamo.
da Maastricht
Senza la musica nessuno parlerebbe di quello in cui credo. Per questo danno fastidio le mie canzoni.
da un’intervista a Il Giornale, 28 dicembre 1997
E proprio mentre il corpo t’abbandona | che sembra che trattieni il respiro | dal cielo Dio s’affaccia e ti perdona | e sembra che ti vuole davvero.
da punto di non ritorno
Sulla pista dei ricordi ho lasciato il mio valore | sulla strada delle stelle la mia libertà | ed armato del sorriso di lei che non c’è più | me ne vado alla conquista di un ricordo di più.
da Sul cemento un fiore nero nascerà
e scoprimmo l’amore e scoprimmo la strada | difendemmo l’onore col sorriso e la spada.
da Nostri canti assassini
Ogni amico che parte | è un bicchiere che s’alza | ed è una stretta di mano | ma il tuo sguardo più forte | i tuoi sogni più veri | lo proteggono bene. | Non lo vedrai ritornare | e non lo puoi tollerare.
da Intolleranza
Ma quest’Europa che la fate a fare | È solo di banche e di parole! | È un guinzaglio stretto bene | Al collo del popolo e della nazione
da Maastricht
Noi non siamo uomini d’oggi | siamo nati in un tempo sbagliato | ma siamo nati per davvero.
da Noi non siamo uomini d’oggi
Portati tanti sogni | perché dei sogni non puoi farne a meno | saranno sempre i tuoi sostegni | ti lasceranno sempre con qualcuno.
da Figlia della luna
E se oggi hai consegnato il tuo cuore | ad un fiume di versetti e di stravaganti parole | concordando la tua morale | con l’autore della prima pagina di qualsiasi giornale | e di qualsiasi colore. | E il loro povero cuore.
da Nostro povero cuore Cuore
La Francia moriva | contadini baroni | ed i figli suoi | Ed il figlio di mio figlio | che ancora cantava | Cantava il domani appartiene a noi“
da Vandea
Ma se oggi hanno persuaso i tuoi sogni | ed i tuoi occhi che non hanno covato passione | ti hanno corrotto la storia ed i ricordi | ti hanno mandato la fede in pensione | ed il tuo povero cuore.
da Nostro povero cuore
Ma questo milione di uomini a cavallo | hanno le lame sopra al loro coltello | Hanno un diavolo per capello | e di capelli una marea
da Vandea
Buona notte professore le tue fiale e le tue maniere | ci hanno dato una scommessa su cui puntare. | Dacci dentro professore non c’ho più voglia di morire | in una notte di nebbia, dietro un grido di rabbia.
da Buona anno professore
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