Negli ultimi anni, la Sicilia ha visto un crescente interesse per le coltivazioni di frutti tropicali, con l’avocado come protagonista indiscusso. Le scelte vincenti delle filiere corte.
Grazie al clima mite e alla fertilità dei terreni, in particolare nelle zone costiere e collinari, la regione si sta trasformando in un vero e proprio laboratorio di produzione sostenibile per questi prodotti, tradizionalmente legati a paesi lontani come il Messico e la Colombia.
Il Progetto “Mediterraneo”: Innovazione e Sostenibilità a Km Zero
Il progetto “Mediterraneo” è la testimonianza concreta di come la Sicilia possa innovare nel rispetto della tradizione agricola. Nato grazie al sostegno dei fondi PSR Sicilia 2014-2022 (Misura 16 – Cooperazione, Sottomisura 16.4), il progetto punta sulla filiera corta, riducendo l’impronta di carbonio e valorizzando le risorse locali.
Il progetto coinvolge un network di aziende agricole di eccellenza, composto tra quelle di Eristo Tripoli, Luigi Tripodo, Agostino Collura, Bioagrifutura, Giulia Lo Bello, Francesca Cupane, Felice Cupane, Hope Sicily e Antonino Cucco, ed ha come un punto di riferimento strategico nell’area di Torrenova.
L’obiettivo è chiaro: creare un modello virtuoso di produzione sostenibile, capace di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento alla qualità e all’origine dei prodotti.
Mediterraneo: la nuova filiera corta che diventa frontiera dell’avocado e dei frutti tropicali
Se fino a pochi anni fa le coltivazioni di avocado, mango, papaya e litchi erano limitate alla fascia ionica tra Messina e Catania, oggi l’interesse si sta spostando anche verso i Nebrodi. Il territorio, noto per la sua biodiversità e per le coltivazioni di nocciole e agrumi, sta sperimentando con successo l’introduzione di varietà tropicali, in particolare avocado Hass, Bacon e Fuerte, che ben si adattano al microclima locale.
L’aumento delle temperature medie, unito alle tecniche innovative di coltivazione, ha permesso agli agricoltori di avviare nuovi impianti con ottimi risultati, creando una filiera che punta sulla qualità e sulla sostenibilità.
Nuovi mercati e opportunità economiche
La crescente domanda di avocado e frutti tropicali in Europa sta spingendo sempre più aziende siciliane a investire in questo settore. I prodotti locali, coltivati senza l’uso intensivo di fitofarmaci e con minore impatto ambientale rispetto alle importazioni da oltreoceano, stanno attirando l’interesse di mercati esteri, soprattutto in Germania, Francia e nei Paesi del Nord Europa.
Inoltre, l’attenzione dei consumatori verso prodotti a km zero e biologici sta favorendo la nascita di cooperative e consorzi che mirano a valorizzare l’avocado siciliano come un’eccellenza del Made in Italy.
L’avocado siciliano nella gastronomia: tra tradizione e innovazione
Oltre alla vendita del frutto fresco, il settore della gastronomia si sta aprendo a nuove sperimentazioni. Chef e ristoratori stanno reinterpretando l’avocado in chiave mediterranea, abbinandolo a prodotti tipici siciliani come il pesce azzurro, gli agrumi e il pistacchio.
Nei Nebrodi, ad esempio, si stanno diffondendo piatti innovativi come il guacamole siciliano, preparato con avocado locale, limone di Sicilia e olio extravergine d’oliva, oppure il carpaccio di avocado e tonno rosso, un connubio tra la tradizione marinara e le nuove tendenze gourmet. Anche la pasticceria si sta interessando a questo frutto, con gelati e mousse che sfruttano la cremosità dell’avocado come alternativa naturale ai latticini.
Un settore in crescita tra sfide e prospettive
Nonostante il grande potenziale, la coltivazione di frutti tropicali in Sicilia deve affrontare alcune sfide, tra cui la gestione sostenibile delle risorse idriche e la necessità di supporto infrastrutturale per la distribuzione. Tuttavia, l’interesse degli investitori e la volontà degli agricoltori locali di diversificare le produzioni lasciano intravedere un futuro promettente.
L’avocado e i frutti tropicali sui Nebrodi non sono più una scommessa, ma una realtà in crescita, pronta a conquistare nuovi mercati e a trasformare la gastronomia siciliana con sapori inediti e sostenibili.
Il Progetto “Mediterraneo”: Innovazione e Sostenibilità a Km Zero
Il progetto “Mediterraneo” è la testimonianza concreta di come la Sicilia possa innovare nel rispetto della tradizione agricola. Nato grazie al sostegno dei fondi PSR Sicilia 2014-2022 (Misura 16 – Cooperazione, Sottomisura 16.4), il progetto punta sulla filiera corta, riducendo l’impronta di carbonio e valorizzando le risorse locali.
Il progetto coinvolge un network di aziende agricole di eccellenza, composto tra quelle di Eristo Tripoli, Luigi Tripodo, Agostino Collura, Bioagrifutura, Giulia Lo Bello, Francesca Cupane, Felice Cupane, Hope Sicily e Antonino Cucco, ed ha come un punto di riferimento strategico nell’area di Torrenova.
L’obiettivo è chiaro: creare un modello virtuoso di produzione sostenibile, capace di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento alla qualità e all’origine dei prodotti.
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