Ancora testimonianze in ricordo di Maritta Noto. Domani le sarà dedicata la “Biblioteca delle Donne” a Patti. “Legò al suo nome la passione per un’avventura da affrontare:quella di offrire al suo paese, a Patti, l’occasione di uscire dal silenzio”.
Dalla lettera-testimonianza dello scrittore Melo Freni che con la professoressa “Mellina” intrattenne per un lunghissimo periodo un rapporto intellettuale ed affettivo di grande spessore.
La lettera scritta in occasione di questa intitolazione, che avverrà domani a Patti, diventa parte del “memoriale” che l’amministrazione comunale sta facendo realizzare dedicato a Maritta Noto.
“Maritta Mellina, come per dire il rimpianto di una persona che legò al suo nome la passione per un’avventura da affrontare:quella di offrire al suo paese, a Patti, l’occasione di uscire dal silenzio e rapportare alle sue possibilità l’occasione di una emancipazione e di riscatto.
Cosa di meglio se non creare un punto di incontro, un riferimento, che nel nome della cultura risvegliasse autenticamente un Paese.
Così nacque la libreria dei Mellina, Maritta e con lei Bruna ed Ennio, un triumvirato con il cuore diviso tra l’avventura e la speranza; ma soprattutto con la certezza di offrire un’occasione di crescita, una nuova realtà di riscatto dal silenzio e dalla lontananza, Patti, in tal modo visse una realtà sostenuta da una adesione piuttosto collettiva che, con la disponibilità di un amico partecipe, convogliò verso la libreria dei Mellina, “l’Adelasia”, presenze e firme fra le più autorevoli del panorama letterario di quegli anni”.
Melo Freni, con l’affabile autorevolezza dei suoi ruoli nel campo della letteratura e del giornalismo di quegli anni, convogliò verso Patti presenze che corrispondevano ai nomi di: Leonardo Sciascia, Michele Prisco,Mario Pomilio, Giorgio Saviane, Bartolo Cattafi, Emma Alaimo, Vincenzo Cerami, Franz Maria D’asaro, Enzo Lauretta e così via, un movimento, possiamo dire, a carattere nazionale, che ora il giornalista scrittore lo inquadra “nella speranza che l’iniziativa segnasse a Patti e da Patti una scossa da quel ”sonno che i Siciliani amano”.”
E continuando nel suo dire Melo Freni aggiunge parlando della libreria “Adelasia”: “Ne rimane il rimpianto che ci consegna ancora una volta all’incapacità di tanti sogni proibiti, e ancora una volta ci troviamo sollecitati dal rimpianto di una realtà sfuggita a causa di un carattere svogliato e remissivo a fronte delle tante belle possibilità che aprono di tanto in tanto un varco per poter guardare lontano e sognare. E’ Sicilia!”
L’appuntamento è per domani, a Patti, a Villa Pisani, alle ore 18,00
Melo Freni
Giornalista, scrittore, poeta e saggista è nato a Barcellona Pozzo di Gotto. In seguito si è stabilito a Palermo, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza. Seguendo la propria vocazione alla scrittura, ha esordito nel 1965 con la prima raccolta di versi Il senso delle cose che, attraversando generi e forme differenti, spazia dall’osservazione incantata dei luoghi dell’infanzia alla riflessione sulla letteratura, dalla memoria storica all’impegno civile. Tra i suoi molteplici interessi, il tema metaforico e fisico del viaggio, declinato in chiave conoscitiva ed esistenziale, ma anche elemento fondamentale della sua biografia, connesso all’attività giornalistica. Redattore culturale prima e, poi, redattore capo del Tg1, Freni ha incontrato artisti, intellettuali e scrittori tra i più importanti del secondo Novecento, ai quali ha dedicato preziose pagine critiche. Da Tomasi di Lampedusa a Sciascia, da Pirandello a Bufalino, la letteratura siciliana ha nutrito innumerevoli luoghi dell’ispirazione e dell’interpretazione di Freni che si è confrontato con la cultura della sua isola indagandola sotto tutti gli aspetti. Anche la regia teatrale e il cinema divengono mezzi privilegiati di racconto e documento, che si aggiungono all’impegno di Melo Freni come organizzatore culturale, sempre attento alle proprie radici e specialmente alla propria città d’origine. Per il suo ottantesimo compleanno, Barcellona Pozzo di Gotto lo ha festeggiato con una due giorni cui hanno preso parte critici, giornalisti e amici. Molti gli studi dedicati alla sua figura e alla sua opera in sedi accademiche italiane ed estere, oltre che in prestigiose pubblicazioni. Saggi letterari, poesie e romanzi di Freni hanno inoltre ricevuto l’attenzione di prestigiosi premi letterari. Tra le sue pubblicazioni“Al limite della ragione” ( 2003, Rai Eri), “Severino e il Cardinale “(2006,Ed. Sciascia),”Verso la vacanza. La morte di Sciascia” (2009,Pungitopo), Leggere il Gattopardo (2009,Flaccovio) e “ Il riscatto “ ( 2013, Paoline Editoriale Libri)
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