Cronaca

MEMENTO AUDERE SEMPER – Sventola la bandiera, a Lipari, della X^ Mas

Sul pontile galleggiante di Marina Lunga, a Lipari  è stata issata da tempo la bandiera della Decima Mas. Un turista ha notato il vessillo “fascista” e ha pensato bene di fotografarlo e pubblicare la foto su Facebook con questa didascalia: “Dopo Chioggia continua la saga del lidi fascisti” diventando subito virale. Ed è polemica. Peppe Li Donni, liparoto che ha in concessione il pontile evidenzia: «Non è apologia del fascismo, è un modo per commemorare i marinai» e non ci pensa assolutamente ad ammainarla..

«Ma quale rispetto per i marinai? É una vergogna ed un’offesa oltraggiosa per tutti e per i marinai periti a centinaia di migliaia per le follie di due dittatori assetati di potere ed idee deliranti. Si rimuova subito quel simbolo che puzza ancora di sangue e macelleria umana», commenta un medico dell’isola. Il primo cittadino, Marco Giorgianni, avrebbe invitato «la proprietà del pontile a rimuoverla», ma questa non desiste e come ha dichiarato a “ilsicilia” sottolinea:

C’è da anni e nessuno l’ha mai associata ad alcuna ideologia politica. La bandiera riporta il motto ‘Memento Audere Semper’ (Ricorda di osare sempre), della Prima flottiglia Mas e dal ’41 di tutte le flottiglie Mas.

Poi per i poco accorti alla storia stiletta: “da non confondere con la X Mas repubblichina, il cui motto era invece ‘Per l’onore d’Italia’”.”

Quindi evidenzia ancora:“La bandiera da noi issata riporta il teschio con la rosa in bocca, che era appartenuto a Salvatore Todaro, messinese come noi, pluridecorato sommergibilista, morto tra le fila della Decima flottiglia Mas della Regia Marina, considerato un galantuomo, a cui sono stati dedicate ben due unità della attuale Marina militare”.

E conclude “Il motto ‘Memento audere semper’ creato da Gabriele D’Annunzio nella Prima guerra mondiale come libera interpretazione dell’acronimo Mas (in origine ‘Motoscafo armato silurante’), dovrebbe essere d’insegnamento e di sprone a portare avanti ideali e valori morali che sono ormai stati svenduti come merce di poco valore”. 

Così dopo il caso di Punta Canna a Chioggia, la caccia alle streghe, o meglio ai “lidi fascisti”, dell’estate 2017 non volge al termine.

 

 

Redazione Scomunicando.it

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